Abbiamo già parlato in passato delle misure difensive prese dal nuovo Governo egiziano contro la propaganda filo-ikhwan di Al-Jazeera, il canale del Qatar che ha cercato costantemente di sovra-rappresentare il seguito popolare della Fratellanza Musulmana e di scatenare l'odio settario e il disordine civile dopo la deposizione e l'arresto dell'Ex-presidente Mursi e del precedente esecutivo.
Adesso due impiegati della tv satellitare sono stati arrestati al Cairo mentre cercavano di aggirare il blocco imposto alle trasmissioni attraverso l'uso di apparecchiature 'pirata' installate sul terrazzo di un edificio nel distretto di Agouza.
Comunicando il loro arresto le autorità egiziane hanno rivelato di essere a conoscenza dell'esistenza di "almeno tre altre località, appartamenti in diverse zone della capitale" da cui altri impiegati della tv di Doha hanno trasmesso senza licenza, annunciando che presto adeguati provvedimenti verranno presi a riguardo.
Ma dai... ma come si fa??? Be questi dipendenti della tv di Doha sono proprio idioti. Proprio perchè sono tecnici, avrebbero dovuto ben sapere, meglio degli altri, che il governo militare Egiziano controlla e monitora i segnali emessi, di qualsiasi cosa. Con una semplice triangolazione del segnale, si può senza problemi stabilire il luogo d'origine con molta precisione. E' sufficente un Pc normale collegato ad un'altrettanto normale antenna ricevente, per fare questo. Davvero pensavano di inviare i loro "scoop", pensando che i militari non li avrebbero subito scoperti e Giustamente arrestati? Non si tratta del segnale di un radar, ma di un semplice segnale radiotelevisivo, analogico o digitale, non fa molta differenza, che tutti volendo possono ricevere, e facilmente decrittare [se il segale è criptato].
RispondiElimina...Chissà chi potrebbe essere che fornisce le apparecchiature trasmittenti, e chi le paga... una "vaga" idea cè l'ho...
Certo che i qataridioti hanno veramente la faccia come il sedere, malmenano un Ambasciatore Russo in aereoporto (tra l'altro il soggetto è un vero veterano un po sfigato già ferito per "sbaglio" dagli americani in Iraq, se la cava sempre grazie a Dio e ritorna a Mosca attorniato da amici e famigliari), e poi ne fanno di cotte e di crude di quì o di là così prima o poi qualcuno si rompe le scatole e se li sodomizza con la ghiaia di cava come lubrificante, dal loro cazzo di paese li si sentirà strillare anche a Lisbona.
RispondiEliminaOra gli Egiziani devono fare la cosa giusta, dare le spie in pasto ai coccodrilli sacri, magari a pezzettini incominciando dalle caviglie.
Ivan
Nessun tecnico è così idiota o sprovveduto, da trasmettere illegalmente un segnale radiotelevisivo vietato in un dato paese, che chiunque può intercettare, perchè ci rimetterebbe il lavoro, e forse non solo quello. Che questi "tecnici" siano collegati all'intelligence Qatariota, penso sia fuori dubbio. Nessun tecnico normale avrebbe accettato in "incarico" del genere, ben sapendo che sarebbe stato sgamato da prima di subito rischiando grosso. Al-Sisi a quanto pare è determinato, almeno così è quello che sembra; tre settimane fa, ha impedito a del naviglio militare Statunitense in rotta verso le coste Siriane, di transitare per il canale di Suez. Si sta sganciando dai tentacoli delle banche, restituendo i soldi al Qatar[ro], e annulando gli accordi con il FMI e la banca mondiale, sta ri-stringendo rapporti con la Russia, Pechino, Siria, l'Iraq, l'Iran, ecc... Ha praticamente distrutto l'ala Egiziana dell'Ikhwan, ha spento Al-Jazeera... insomma più chiaro di così... Sarebbe pure ora di chiudere i rubinetti del gasdotto che svende gas quasi regalato all'entità sionista. Poi magari un piano di stimoli all'economia, alla creazione di poli industriali dello Stato, infine un bel piano di riarmo massiccio... a quel punto allora si che si ragiona.
Eliminacondivido,inoltre e' importante soffocare sul nascere la propaganda di ignoranti che al servizio dei soliti noti vorrebbero creare divisioni profonde tra le varie componenti del popolo egiziano,con il risultato e' chiaro di indebolire la forza di nazioni libere e indipendenti,evitando alleanze regionali forti che potrebbero far tremare il sedere ai soliti noti.Dividit et impera vecchia tattica romana ma utilizzata in modo massivo ancor oggi,l'alternativa e' la coesione sociale l'equilibrio e la difesa a oltranza dei valori di unita' delle nazioni arabe,solo cosi si sconfiggeranno regimi assolutistici ,pochi ,che odiano la liberta'e fomentano grazie ai petrodollari odio e violenza ,isolarli e se necessario neutralizzarne l'influenza con metodi approppriati che solo nazioni forti possono intraprendere .ps non sono arabo,sono una persona che crede alla liberta' dei popoli.saluti
EliminaE' proprio quello il punto. Una Nazione può avere tutte le migliori intenzioni, ma se non è indipendente ne energeticamente ne militarmente, come si può pensare che queste Nazioni abbiano anche una minima speranza, di resistere ai continui attacchi occulti e sovversivi, se non vere e proprie campagne militari su grande scala delle potenze imperialiste? Se la Russia e l'Iran non fossero militarmente al livello che sono, facilmente a quest'ora i missili da crociera e balistici starebbero colpendo la Siria. Così come avrebbero già colpito la Corea del Nord se non confinasse e fosse alleata della Cina [cè anche da dire che la Corea del Nord militarmente, anche se non sembra, è ben piazzata]. Questo dovrebbe essere un monito a tutte quelle, come il Venezuela e il Libano ad esempio, che non vogliono la dominazione occidentale, ma che sono in una posizione molto precaria. Non possono sempre pensarci i soliti alleati più forti. Questi cosidetti stati forti, lo sono diventati perchè hanno investito per diventarlo. E dovrebbe essere in chiaro e forte incentivo per Iran, Russia, Siria, Corea del Nord, Cina, a formare una grossa alleanza, in tutti i settori strategici, in chiave difensiva. Bisogna sempre stare all'erta con gli occidentali in generale, ma sopratutto da imperialisti e sionisti.
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