Ali Shamkani, da poco nominato capo del Supremo Consiglio per la Sicurezza Nazionale, é nato nel 1955 ad Ahwaz e, primo nella storia della Repubblica Islamica a ricoprire un simile ruolo, fa parte dell'etnia araba Khuzestani, eloquente dimostrazione che nella Repubblica Islamica che qualche imbecille settario si diverte (scimmiottando i tiranni sunniti del Golfo) a chiamare 'Safavide' l'origine etnica non preclude il raggiungimento di alcun gradino dell'Amministrazione statale se merito e fedeltà agli ideali della Repubblica sono adeguati.
E certo Ali Shamkani, fondatore e leader carismatico dell'IRGC, eroe della guerra contro Saddam, Vicecomandante Generale dei Pasdaran ad appena 30 anni, ha in abbondanza sia l'uno che l'altra: divenuto Comandante Supremo della Marina dopo la Guerra e quindi Ministro della Difesa dal 1997 al 2005 arriva adesso, alla soglia dei 60 anni, al vertice della sua carriera.
La sua nomina indica la buona volontà del nuovo Presidente Rohani a ingaggiare le retrograde potenze arabe del Golfo, gli emirati petroliferi finanziatori del terrorismo wahabita in Irak, Siria e Libano, sul terreno della diplomazia piuttosto che dello scontro; infatti Shamkani fu il primo Ministro della Difesa iraniano a visitare Riyadh e sembra che goda del rispetto e della stima di vari principi di Casa Saoud, quelli opposti alla linea dello scontro e della destabilizzazione.
TEHERAN – L’agenzia iraniana Fars smentisce la Cnn: le dichiarazioni di condanna dell’Olocausto da parte del presidente Hassan Rohani sono state “fabbricate”, accusa. L’agenzia vicina ai Pasdaran ha diffuso questa notizia evidenziando con corsivi in rosso e un tratto giallo le frasi che, secondo lei, sarebbero state inventate dalla rete televisiva americana.
RispondiEliminaRiportando anche una trascrizione in farsi, la versione inglese dell’agenzia trascrive in rosso le parti che la tv di notizie americana avrebbe ”aggiunto o completamente alterato”: fra queste c’è la parola ”Olocausto” (non pronunciata) e la frase ”condanniamo qualsiasi crimine abbiano commesso contro gli ebrei”. Evidenziata in giallo, perché ”prodotto di una traduzione a senso e non precisa”, è la frase ”non fa differenza che quella vita sia ebrea, cristiana o musulmana; per noi è lo stesso”.
”L’esatta traduzione inglese delle dichiarazioni” del presidente fra l’altro suona: ”Generalmente condanniamo in pieno ogni tipo di crimine perpetrato contro l’umanità nella storia, incluso il crimine commesso dai nazisti sia contro gli ebrei che contro i non-ebrei; allo stesso modo, se oggi qualsiasi crimine viene perpetrato contro qualsiasi nazione o qualsiasi religione o qualsiasi popolo o qualsiasi credo, condanniamo quel crimine e genocidio. Perciò, ciò che fecero i nazisti è condannato”.