Ennesima prova dell'ipocrisia e della malafede sionista; nel corso delle cosiddette ore "di tregua" le forze militari del regime ebraico presenti nella Striscia di Gaza non hanno interrotto affatto le loro attività (evidentemente per Tel Aviv 'tregua' voleva dire interrompere solo i bombardamenti assassini sui civili?) ma hanno in realtà continuato le loro attività cercando di individuare tunnel e ricoveri sotterranei della Resistenza.
Le Brigate palestinesi ne hanno tratto le conseguenze e hanno contrastato questi tentativi con efficace fuoco di tiratori scelti e di mortai riuscendo ad abbattere altri quattro militari sionisti dai nomi di: Roy Peles, Avraham Grintzvaig, Barak Refael Degorker e Gal Bason.
Nonostante gli sforzi della propaganda sionista per confondere e nascondere il numero effettivo delle perdite militari esso ormai é ben oltre il centinaio di unità, nella stessa capitale Tel Aviv ieri si sono tenute manifestazioni contro l'intervento militare a Gaza che minaccia di diventare un gorgo di perdite militari simile a quello del 2008-2009 o addirittura a quello del 2006.
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