mercoledì 18 marzo 2015

Italiani ed europei nel fuoco incrociato tra Obama e Netanyahu: a Tunisi vendetta di Tel Aviv per la campagna anti-Likud della Casa Bianca!

A Tunisi si é consumata la tremenda vendetta anti-Obama di Benji Netanyahu. Infuriato per la smaccata propaganda anti-Likud portata avanti dalla Casa Bianca in vista delle recenti elezioni politiche del regime ebraico di occupazione della Palestina il piccolo himmler degli insediamenti illegali doveva far colpire dai suoi burattini terroristi il paese arabo più filoamericano del Nordafrica; questo ancora pochi anni fa sarebbe stato l'Egitto (di Mubarak o Mursi non importa) ma vista la svolta impressa da Al-Sisi come obiettivi rimanevano solamente Tunisia o Marocco...ed é stata scelta la Tunisia.

Come si vede i rapporti Washington-Tel Aviv sono rapporti tra stati canaglia che usano terrorismo, attentati e destabilizzazione come normali strumenti della loro politica quotidiana; cercare di razionalizzare o normalizzare la loro condotta é assurdo e inutile visto che gli Usa agiscono sulla spinta della filosofia del 'Destino Manifesto' mentre il regime ebraico si considera agente del 'popolo eletto'. Non sono Stati 'normali' che possono avere proprie agende, propri interessi ma comunque si sentono vincolati da statuti, leggi, convenzioni, essi ricorreranno a qualunque stratagemma criminoso per portare avanti i loro desideri.

Obama vorrebbe scollare l'Iran da Russia e Cina col miraggio di un trattato sul nucleare che non rispetterà mai e per far questo ha dovuto staccarsi dalla retorica sionista sulla 'minaccia atomica' di Teheran, benji netanyahoo si é offeso ed é andato a concionare i congressisti Usa; per ripicca l'Amministrazione Obama ha iniziato a fare campagna elettorale contro il Likud e per vendicarsi netanyahoo (una volta certo della vittoria elettorale, ottenuta di strettissima misura) ha inviato in azione i suoi amici terroristi contro la Tunisia per colpire indirettamente il nemico Obama e la sua crediblità internazionale.

Ancora pochi giorni fa esponenti del Governo tunisino (in particolare un assistente del Presidente Essebsi) affermavano soddisfatti: "L'ISIS non ci fa paura perché gli Usa non permetterebbero mai attacchi sul nostro territorio", con ciò ammettendo implicitamente di sapere benissimo che l'ISIS risponde agli ordini di Washington; forse ad agire al museo di Tunisi non sarà stato l'ISIS, saranno stati reduci delle campagne siriane di Al-Nusra curati e ricuciti in qualche clinica sionista, ma il risultato non cambia.

L'Europa, per la sua salute, per i suoi interessi deve staccarsi una volta per tutte dagli Usa e contrastare gli interessi di agenti e collaboratori sionisti sul suo territorio ma anche in tutto il bacino del Mediterraneo; solo così potrà salvarsi.

7 commenti:

  1. Ma porca p (finisce per uttana)!!! Quella Merdaccia e pluricriminale di Netanyahu, che mi sta immensamente sulle palle, ha vinto, conquistando il quarto mandato. VAFFANCULO Netanyahu!!! Sono incazzato come una vipera!!!

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    1. Non é che se avessero vinto le altre merdacce sarebbe cambiato granché, eh...ricordiamo che l'invasione del Libano del 2006 e 'Piombo Fuso' contro Gaza le scatenarono i "progressisti" (sionisti)...

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    2. Non sarebbe cambiato granche', ne sono consapevole... Ma Netanyahu non lo digerisco, e' quello che odio più di tutti.

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  3. http://blogdigeopoliticainternazionale.blogspot.it/2015/03/cia-e-mossad-in-azione-tunisi.html

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  4. Dietro ci sono quelle MERDACCE dei francesi, quello è territorio loro, d'altra parte tra SDECE ed AMAN esistono contatti pluriennali di collaborazione criminale, non tutta la merda che puzza è MOSSAD, anzi ... il MOSSAD è un poco come il decimo direttorato del KGB ed ha una visione paradossalmente più "illuminata" della banda di delinquenti politici israeliani.
    Ivan Demarco Orlov

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  5. Ottima analisi, Kahani. A mio giudizio, non bisogna dimenticare che gli obbiettivi dell'attentato erano specialmente gli italiani... un pizzino per chi vuole sostenere Haftar. Federico

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