sabato 25 novembre 2017

La Marina di Sua Maestà Britannica si affida all'americana Northrop-Grumnan e lo prende...nell'intercooler!

Quanto in basso riescono a cadere i (pre)potenti di ieri.

La Royal Navy da "Britannia che regna sulle onde", che quando decise di passare dal carbone alla nafta come mezzo di propulsione per le proprie navi andò ad occupare militarmente il Golfo Persico e asservì la Persia del debole Scià Mozaffar tramite la Anglo-Iranian Oil Company, oggi deve ritirare mestamente il suo più potente cacciatorpediniere lanciamissili da quelle stesse acque perché "sono troppo calde" e quindi "fanno male all'intercooler" che i regnicoli di Sua Maestà sono dovuti andare a comprare in Usa dalla Northrop-Grumman.

Ma andiamo con ordine.



L'HMS Diamond, cacciatorpediniere lanciamissili "Tipo 45", una delle più moderne navi della Marina Reale, costata oltre un miliardo di sterline, è dovuta uscire dal Golfo Persico per fare rotta su Portsmouth, dove un grave difetto al suo apparato propulsivo verrà diagnosticato e, sperabilmente, riparato.

Contemporaneamente tutte le altre cinque navi della stessa classe (HMS 'Daring', 'Dauntless', 'Duncan', 'Defender' e 'Dragon') stanno convergendo sullo stesso porto per affrontare le stesse riparazioni.

Per settimane, quindi, la RN si troverà praticamente sprovvista di cacciatorpedinieri antiaerei.

E' una fortuna che "l'aggressività russa" sia una panzana inventata dai cacciaballe di Fleet Street, perché se Putin fosse veramente aggressivo potrebbe decidere anche di dare una zampata alla flotta di Sua Maestà proprio quando si trova impossibilitata a contrastare il potere aereo e i missili avversari.

Il motivo di questa imbarazzante corsa verso il cantiere di riparazione é che l' "intercooler" fornito in dotazione ai vascelli dalla statunitense Northrop-Grumman é difettoso e non riesce a funzionare correttamente in "acque calde", per cui, trovandosi distaccato nel Golfo Persico, il 'Diamond' si trovava spesso e volentieri in stato di black-out.

Il particolare più ridicolo di tutta la storia sono stati certamente i cominicati giustificazionisti della BAE (British Aerospace), costruttrice dell'accrocchio, che declinano responsabilità per l'accaduto spiegando che "Il vascello non é stato pensato per un costante e continuo schieramente in acque calde come quelle del Golfo Persico".

Ah, scusate, eravamo rimasti legati alla sciocca idea ottocentesca che dal Polo all'Equatore una nave da guerra dovesse essere in grado di andare ovunque!

La realtà é che la "once mighty" Royal Navy é ormai una marina di seconda linea, adatta a compiti di seconda linea.

4 commenti:

  1. Da morir dal ridere, l'occidente è arrivato ai titoli di coda.

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  2. ma dove vai a scovarle queste notizie!

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  3. l'intercooler per chi non lo sapesse è uno scambiatore di calore,viene utilizzato anche sulle nostre automobili!
    certo che è una notizia "ghiotta",e pensare che lo scambiatore in questione deve aver passato un mucchio di test,in USA dal costruttore ed in Inghilterra dall'utilizzatore! E nessuno se ne è accorto!
    E poi dicono male della nostra Italia!Mi sembra che i grandi marinai inglesi siano un pò decaduti! Colpa della Brexit?

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