La delegazione economica iraniana, guidata dal Ministro delle Strade e dello Sviluppo Urbano Amir Amini si é trattenuta a Damasco più di cinque giorni, durante i quali sono state esaminate le aree di intervento più urgente e prioritario e sono stati stilati promemoria di cooperazione che tenessero conto di capacità, esigenze e disponibilità di tutti e due i contraenti.
Dopo aver vinto la guerra Siria e Iran si preparano quindi a 'vincere la pace' consentendo alla popolazione di tornare a condurre un'esistenza il più possibile simile a quella che é stata interrotta dai tragici eventi dell'aggressione takfira.
Le compagnie iraniane si impegneranno da subito a iniziare i lavori di restauro e ricostruzione di almeno 30mila aree residenziali siriane, alcune delle quali, purtroppo, sono state quasi completamente livellate dai combattimenti.
Subito dopo verranno riportate all'efficienza le reti di distribuzione dell'acqua, dell'elettricità e il sistema dei trasporti.
Cosa importantissima, Damasco e Teheran hanno convenuto di usare solo le proprie divise nazionali in tutte queste operazioni, escludendo il ricorso a monete straniere.
Ricorrere alle monete nazionali nei pagamenti internazionali, e NON al dollaro costituisce la madre di tutte le battaglie contro l'imperialismo.
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