Il quotidiano Al-Hayat comunica che diverse unità militari dell'Esercito Giordano sono state mobilitate e schierate lungo l'esteso, desolato e poroso confine tra il regno ascemita e la Repubblica Araba di Siria: dall'inizio della settimana erano stati limitati permessi per gli ufficiali e cancellate le licenze per gli uomini di truppa.
La mossa assume il suo senso qualora si consideri che ultimamente l'Esercito di Assad ha iniziato a sloggiare i miliziani mercenari wahabiti dalla provincia meridionale di Daraa, dando il via per 'effetto domino' a un vero e proprio esodo verso Sud.
Già il sedici di aprile cacciabombardieri di Amman avevano colpito e distrutto molti veicoli di terroristi che cercavano la fuga oltreconfine; adesso il reuccio ascemita dopo aver permesso che per il suo territorio transitassero gruppi di combattenti e armi, munizioni e finanziamenti a essi destinati ha paura che, sconfitti da Assad, i sopravvissuti di queste bande possano impiantarsi nel suo territorio e magari domani tramare per rovesciarlo.
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mercoledì 21 maggio 2014
Amman mobilita l'Esercito e lo spedisce alla frontiera siriana per evitare il "riflusso" dei mercenari takfiri verso il regno ascemita!
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sabato 22 marzo 2014
Anche Kassab, al confine turco, torna in mano alle truppe di Assad; i terroristi continuano a perdere fonti di approvvigionamento!
Nuove importanti notizie dalla Siria, dove, a seguito di duri scontri tra le forze governative che avanzano da Sud, galvanizzate dalle recenti vittorie al confine libanese, e i rimasugli della presenza mercenaria già pesantemente disarticolata dalle sconfitte patite ad Aleppo e dintorni, anche il varco di confine di Kassab in direzione della Turchia é tornato sotto il controllo del Governo.
Questo vuol dire che dopo avere chiuso un'arteria di accesso di finanziamenti, rifornimenti e rinforzi come quella di Arsal, nel prossimo futuro anche quel po' di sostegno ai terroristi che continuava ad arrivare via Turchia, sarà negato alle bande jihadiste seguaci dell'ideologia eretica di Al-Qaeda.
Ci auguriamo di sentire quanto prima altre notizie dello stesso tenore provenire anche da altre località di confine in maniera che la serpe wahabita possa venire defintivamente isolata e strangolata entro i confini siriani per non rialzare mai più la sua testa velenosa.
Questo vuol dire che dopo avere chiuso un'arteria di accesso di finanziamenti, rifornimenti e rinforzi come quella di Arsal, nel prossimo futuro anche quel po' di sostegno ai terroristi che continuava ad arrivare via Turchia, sarà negato alle bande jihadiste seguaci dell'ideologia eretica di Al-Qaeda.
Ci auguriamo di sentire quanto prima altre notizie dello stesso tenore provenire anche da altre località di confine in maniera che la serpe wahabita possa venire defintivamente isolata e strangolata entro i confini siriani per non rialzare mai più la sua testa velenosa.
mercoledì 11 aprile 2012
Le truppe del 'cowboy' Salva Kiir, pupazzo di Obama e Netanyahu, all'assalto di Heglig, ma i soldati sudanesi le mettono in fuga!
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Salva Kiir: "cameriere di colore" del Sionismo internazionale... |
Ovviamente la creazione del cosiddetto 'Sudan del Sud', doveva solo servire da trampolino per portare ancora più nel cuore dell'Africa gli interessi americani e sionisti e sottrarre a Omar Bashir e al suo Governo le ultime zone fertili, ricche di acqua e risorse naturali rimaste al Sudan (vedi foto sopra), cioé Darfur e Sud Kordofan, motivo per cui il rozzo 'cowboy' Salva Kiir e i suoi sicofanti hanno iniziato da subito a sostenere e foraggiare terroristi e gruppi armati in territorio sudanese e, ora, addirittura ad attaccarlo militarmente, certi dell'impunità garantita dal sostegno dell'abbronzato Obama e di Benji Netanyahu. Kiir e i suoi, però, non avevano fatto i conti con l'oste Bashir, le cui forze armate hanno bloccato la triplice avanzata su Heglig e respinto milizie e truppe di Juba oltre il confine.
Nel comunicato che annunciava la vittoria contro l'aggressione da Sud Khartoum ha chiarito che reagirà "con ogni mezzo disponibile" a ulteriori provocazioni contro il Sud Kordofan e le sue risorse naturali. L'Unione Africana ha espresso preoccupazione per le azioni irresponsabili del Sud-Sudan, chiedendo un ritiro delle truppe dalle zone di confine e l'apertura di negoziati in merito.
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