La Corte Costituzionale libica, nel bel mezzo del caos e degli scontri armati che avvolgono alcune delle più importanti città del paese e dei suoi giacimenti petroliferi, ha dichiarato 'sciolto' il Parlamento che ha prodotto il Governo internazionalmente riconosciuto attualmente in esilio a Tobruk.
Immediatamente il Governo di Tobruk ha rifiutato di riconoscere la validità della sentenza, sostenendo che la Corte l'ha emessa "sotto la minaccia delle armi" delle milizie di 'Fajr Libya', confederazione di movimenti armati e bande che attualmente domina la zona di Tripoli.
Intanto nel paese non sembra imminente l'emersione di un gruppo abbastanza forte da ricompattare il paese e ogni giorno che passa quello che sotto Gheddafi divenne il più prospero e stabile paese africano (dopo il declino dell'Egitto nasserista) assomiglia sempre di più a uno 'Stato Fallito'.
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venerdì 7 novembre 2014
La Corte Costituzionale di Tripoli "invalida" il Governo esule a Tobruk, ma questo rifiuta la sentenza!
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venerdì 20 aprile 2012
Vittoria! Le forze armate di Khartoum hanno il pieno controllo di Heglig e della regione contestata
Con un sobrio, preciso comunicato rilasciato poche ore addietro il Ministro della Difesa sudanese Abdel-Rahim Mohamed Hussein ha diffuso la notizia che le truppe di Khartoum hanno 'il pieno controllo' della città di Heglig, delle sue infrastrutture petrolifere e stanno procedendo, lentamente ma accuratamente, a eliminare gli ultimi elementi invasori provenienti da Sud del confine ancora presenti nella regione contestata del Sud Kordofan, occupata proditoriamente nei giorni scorsi da militari di Juba e da membri di milizie e organizzazioni terroriste sostenute dal dittatore-cowboy Salva Kiir, agente degli interessi Usa e sionisti.
"Il nemico, dopo aver subito pesanti perdite in uomini, armi ed equipaggiamenti, verificata l'impossibilità di rinforzare o anche solo rifornire le proprie posizioni ha condotto una vasta ritirata quasi senza impegnare combattimenti", ha dichiarato il Ministro, "Le nostre truppe, comunque, si sono mosse con grande circospezione per evitare qualunque genere di danno o distruzione a strutture civili". Sembra che la dichiarata intenzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di aprire una procedura di condanna per il Governo del Sud-Sudan a seguito della sua proditoria occupazione di territori del Nord abbia contribuito non poco a ridurre a miti consigli Salva Kiir e la sua cricca.
Dal momento della sua 'indipendenza' realizzata sulla base di una campagna mediatica diffamatoria sostenuta dai mezzi di informazione venduti all'Imperialismo, il Sud del Sudan é diventato uno 'stato fallito' agitato da sanguinose faide etniche dove i proventi del petrolio vengono sperperati senza che vadano a migliorare le condizioni di vita di una delle popolazioni più povere d'Africa, dove il 15% dei nati non riesce ad arrivare a compiere 5 anni.
"Il nemico, dopo aver subito pesanti perdite in uomini, armi ed equipaggiamenti, verificata l'impossibilità di rinforzare o anche solo rifornire le proprie posizioni ha condotto una vasta ritirata quasi senza impegnare combattimenti", ha dichiarato il Ministro, "Le nostre truppe, comunque, si sono mosse con grande circospezione per evitare qualunque genere di danno o distruzione a strutture civili". Sembra che la dichiarata intenzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di aprire una procedura di condanna per il Governo del Sud-Sudan a seguito della sua proditoria occupazione di territori del Nord abbia contribuito non poco a ridurre a miti consigli Salva Kiir e la sua cricca.
Dal momento della sua 'indipendenza' realizzata sulla base di una campagna mediatica diffamatoria sostenuta dai mezzi di informazione venduti all'Imperialismo, il Sud del Sudan é diventato uno 'stato fallito' agitato da sanguinose faide etniche dove i proventi del petrolio vengono sperperati senza che vadano a migliorare le condizioni di vita di una delle popolazioni più povere d'Africa, dove il 15% dei nati non riesce ad arrivare a compiere 5 anni.
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