mercoledì 17 novembre 2010

A Israele non sta bene l'impegno norvegese nei confronti di Gaza


Il municipio di Trondheim, Norvegia, finanzierà il viaggio fino a New York di un gruppo di studenti che parteciperanno alla rappresentazione presso la sede delle Nazioni Unite della piece teatrale "Monologhi da Gaza", sforzo collettivo di elaborazione del dolore attraverso la sua drammatizzazione elaborato con la supervisione di Ali Abu Yassin, rappresentante a Gaza dell'ONG "Ashtar Theatre" e la cooperazione dell'UNICEF.

La rappresentazione tratta di come l'assedio israeliano e i postumi dell'aggressione contro la Striscia abbiano influenzato le vite di giovani e ragazzi, mostrandone l'impatto sulla loro quotidianità. La rappresentazione newyorchese sarà tenuta da una troupe di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo, a testimoniare dell'universalità e della rilevanza di quanto sta succedendo a Gaza.

Tuttavia l'impegno norvegese non si limita al finanziare la trasferta statunitense dei suoi giovani attori: infatti le autorità del paese scandinavo stanno anche sostenendo la distribuzione internazionale del documentario "Lacrime da Gaza", che verrà proiettato a vari festival cinematografici internazionali.

Questi sforzi di solidarietà verso la Palestina offesa e umiliata dalle persecuzioni israeliane, ovviamente, non potevano che allarmare e irritare lo stato sionista dell'Apartheid, che prontamente, tramite la sua ambasciata di Oslo, ha 'accusato' la Norvegia di "Essere diventata una 'superpotenza' nell'esportazione multimediale di delegittimazione verso Israele".

Scusate...che cosa ci sarebbe di male?

Se Israele venisse delegittimato ogni giorno con ogni mezzo di comunicazione disponibile forse si deciderebbe una buona volta a comportarsi finalmente come un paese civile!

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