mercoledì 24 novembre 2010

I clown inglesi concludono il loro 'tour' della Striscia di Gaza


Con le ultime esibizioni tenutesi presso scuole, associazioni per l'infanzia e centri di sostegno psicologico per le vittime del "pogrom" militare sionista (che due anni fa lasciò oltre 1400 morti fra le rovine devastate di Gaza) si avvia verso la conclusione l'atipica tournée di un gruppo di clown, mimi e acrobati britannici, che ha trascorso le ultime settimane esibendosi per bambini e ragazzi della Striscia.

"La condizione in cui questi bimbi sono stati costretti a passare gli ultimi quattro anni" dichiara ai microfoni di un giornalista un membro del gruppo circense, "è paragonabile a una tortura psicologica, é un atto di guerra prolungato e continuato", riferendosi al continuo e soffocante assedio delle forze sioniste, che ha trasformato l'intera area sottoposta al controllo del legittimo Governo palestinese in un immenso "ghetto".

"Abbiamo fatto quel che ci era possibile fare, regalando un sorriso e qualche ora di svago alla popolazione infantile di questa terra tormentata; adesso cercheremo di fare tesoro di questa esperienza impegnandoci a sollevare coscienza e consapevolezza in patria e altrove". Parole determinate, da cui traspare ferma l'intenzione di non considerare l'esperienza fatta a Gaza come un 'capitolo chiuso'.

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