lunedì 13 dicembre 2010

Dopo il rogo: le fiamme del Carmelo scoprono le scomode verità che Israele vorrebbe celare! (2)


La scorsa settimana ci siamo congedati da voi parlando di come il Fondo nazionale ebraico JNF abbia letteralmente "soffocato" sotto foreste di pini artificiosamente impiantati le rovine sgretolate dei villaggi palestinesi demoliti durante la Nakba; dai tempi del suo primo direttore il "quintessenziale sionista-colonialista" (come lo descrive nelle sue opere Ilan Pappe) Yossef Weitz, il Fondo é letteralmente "ossessionato" dall'idea non solo di cancellare dalla terra di Palestina ogni traccia che ricordi la presenza e la Cultura dei suoi legittimi proprietari e abitanti, ma addirittura di "rimodellarne" l'aspetto, nascondendo i caratteri una terra tipicamente mediorientale e arida in una posticcia approssimazione di un panorama nordico europeo.

Gli abeti piantati dal JNF non sono conifere locali, ma sono importate direttamente dal nordamerica: hanno gravi problemi ad attecchire, spesso muoiono nei primi anni post-trapianto e quando si ambientano comunque creano disastri a livello di ecosistema e biodiversità...i loro pollini uccidono i cespugli del sottobosco, i loro aghi si stratificano in cumuli secchi come paglia e infiammabilissimi, nell'atmosfera secca i loro tronchi resinosi prendono fuoco come candele romane e il sedimento di aghi fa loro da esca e acciarino.
E tuttavia l'opera di devastazione biologica, di stupro ambientale, va avanti, prendendo ora di mira il Negev (un deserto! un vero e proprio deserto!), coinvolgendo scombinati e improbabili sponsor come GOD TV, un canale tematico nordamericano popolato di rozzi telepredicatori evangelici, quelli che dicono alle vecchiette e ai fanatici della 'Bible Belt' di inviare donazioni in dollari perché "dio lo vuole", un veicolo per imbonitori quali "Creflo Dollar" (nomen omen) o "Rory & Wendy", personaggi che a stento dovrebbero trovare uno slot in una situation comedy, ma che nell'America che ha smesso di mandare uomini sulla Luna ma legge i 'best seller' di Left Behind e si preoccupa di nominare dog- e cat-sitter per quando il buon dio "rapirà" tutti i veri credenti per portarli con sé in paradiso hanno un seguito e un'influenza preoccupante.

Questo é Israele oggi, uno stato razzista che in nome della sua ideologia segregatoria ed etnocentrica compie disastri ecologici ed é pronto a ripeterli e perpetuarli, visto che già si parla di "riforestare" le pendici del Carmelo che sono state 'pulite' dalle fiamme, riforestarle, ovviamente, con gli stessi pini nordamericani di prima; uno Stato che stringe alleanze con scombiccherati telecristiani che fanno sembrare i battisti dell'800 ragionevoli quanto una illuminata congrega di luterani scandinavi; uno Stato che preferisce cercare inesistenti "piromani arabi" piuttosto che ammettere, perlomeno a se' stesso, che il proprio tentativo di giudaizzare ed europeizzare la terra palestinese, araba e mediorientale, non si regge in piedi, né dal punto di vista storico, né da quello politico e tanto meno da quello ambientale, non importa quanta terra venga occupata nella West Bank e quanta acqua rubata alla Giordania, al Libano e alla Siria.

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