mercoledì 1 dicembre 2010

Ottime notizie per il prossimo raccolto di fragole nella Striscia di Gaza!


L'area di Beit Lahia nella fascia settentrionale della Striscia di Gaza é rinomata per l'ottima qualità delle fragole coltivate e raccolte dalle numerose aziende agricole ivi presenti; purtroppo, da oltre due anni, queste sono state oggetto di gravi pressioni e angherie a seguito dell'assedio condotto dalle truppe israeliane e a volte "rafforzato" da iniziative persecutorie e violente come l'esplosione di colpi di arma da fuoco e d'artiglieria contro le strutture e i lavoranti.

A causa di ciò, nonché del prolungarsi degli effetti negativi delle distruzioni del "pogrom" militare di fine 2008 (esasperate dal divieto di importare materiali da costruzione e macchinari agricoli adatti a riparare i danni sofferti), diverse aziende hanno dovuto chiudere, causando gravi disagi all'indotto del settore e riducendo le entrate di tutte quelle famiglie che erano coinvolte nella filiera produttiva. Anche quei coltivatori che sono riusciti a sopravvivere hanno visto sparire la possibilità di esportare il loro prodotto, dovendosi accontentare di produrre quel che la popolazione di Gaza riesce a consumare, spesso rientrando a stento delle spese.


















Per fortuna, quest'anno, le restrizioni alle esportazioni si sono parzialmente allentate, grazie soprattutto alle richieste delle organizzazioni internazionali e dei sostenitori dei diritti umani; per fortunata coincidenza il raccolto si preannuncia abbondante (oltre 700 tonnellate) e di qualità superiore ai già alti standard della zona; mentre le infruttescenze si moltiplicano e si maturano assumendo la consueta tinta carminio gli agricoltori di Bait Lahia possono, per la prima volta dopo molti mesi, guardare al futuro con un po' di benvenuta serenità.

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