In conseguenza delle continue persecuzioni a cui vengono sottoposti, ultima in ordine di tempo la selvaggia aggressione con cui é stato colpito il decano dei prigionieri politici palestinesi e di tutto il mondo Nael Barghouti (33 anni passati in carcere) tutti i detenuti palestinesi delle carceri israeliane osserveranno domenica 24 ore di sciopero della fame; l'annuncio é stato riportato contemporaneamente dai portavoce di tutte le principali fazioni palestinesi: Hamas, Fatah, PFLP, Jihad islamica e DFLP.
Oltre alle aggressioni fisiche anche le torture psicologiche, le umiliazioni, la privazione di diritti e benefici e il ricorso a periodi di confinamento solitario sono state intensificate e aggravate in queste ultime settimane, come arma di ritorsione contro i progressi verso la riconciliazione e il ristabilimento di una piattaforma politica di unità nazionale in campo palestinese, che darà a Israele molto più filo da torcere di quanto non sia avvenuto negli ultimi quattro anni di 'rift' interno e di sottomissione abietta ai desiderata israeliani da parte di Fatah e della sua leadership.
La "vendetta" sionista sui prigionieri deriva da direttive emesse esplicitamente dal Primo Ministro di Estrema Destra Benji Netanyahu; le famiglie dei detenuti palestinesi, commentando con orgoglio la determinazione dei loro parenti imprigionati hanno chiesto che in tutti i Territori Occupati e nelle nazioni della Diaspora i Palestinesi liberi si mobilitino per manifestare contro il disumano trattamento applicato nelle carceri sioniste.
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