sabato 19 maggio 2012

Il Generale Mood ammette: "Piena collaborazione dal Governo di Assad, la violenza é cessata nelle zone monitorate!"

Nel corso di una conferenza stampa rilasciata al principio del week-end il Generale Mood, capo della missione di osservatori internazionali schierati in Siria come parte del "Piano Annan" per la soluzione della crisi scatenata nel paese dalle azioni di gruppi terroristici armati e manovrati dall'esterno, ha dichiarato che i suoi uomini hanno ricevuto "pieno sostegno e collaborazione" da parte delle autorità locali e che, laddove le squadre di osservatori sono state schierate, il tasso di violenze e scontri é "letteralmente precipitato".
Le parole del Maggior Generale norvegese, magro, pallido e rossiccio di capelli sembrano ricalcate pari pari su quelle che il suo collega ben più rubicondo, nero di complessione e brizzolato di pelo, il Sudanese Al-Dabi, aveva rilasciato durante lo svolgimento della missione di osservazione della Lega Araba, tra dicembre 2011 e il gennaio successivo, missione che aveva verificato l'assenza di "repressione governativa" contro la popolazione per il semplice fatto che la fonte della violenza e dell'instabilità non era la popolazione, ma le squadre di provocatori violenti infiltrate nel paese e finanziate dai regimi arabi conservatori, gli stessi che poi imposero la conclusione della missione stessa quando verificarono che essa, lungi dal facilitare un intervento armato occidentale, stava invece rivelando al mondo l'impostura della propaganda anti-Assad diffusa dai canali Al-Arabiya e Al-Jazeera.
 Mood, ha auspicato che "un dialogo aperto a 360 gradi possa rivelarsi la ricetta giusta per isolare sempre più agenti e gruppi violenti"; intanto in un annuncio fondamentale per il superamento di ogni propagandistica pretesa di "repressione contro la popolazione" la Segreteria di Ban ki-Moon ha ufficialmente riconosciuto 'elementi qaedisti' come i responsabili dei recenti attentati esplosivi che hanno colpito la capitale Damasco e altre località della Siria, prova evidente di come l'insorgenza terrorista wahabita sia priva di punti di contatto e sostegno nella popolazione siriana che anzi, finisce nel suo mirino proprio per la sua indisponibilità a mettersi al servizio di chi, per il guadagno politico di Riyadh, di Doha, di Ankara, di Washington e Tel Aviv, vorrebbe precipitare il paese nel caos e nel sangue.
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1 commento:

  1. ringrazio il generale mood per il ristabilimento della verita' sulla situazione in siria, dopo che la propaganda anche qui in italia aveva completamente deformato la verita', io desidero solo questo conoscere la realta' dei fatti senza deformazioni a favore di uno piuttostio che di un altro, forza siriani state uniti perche 'solo uniti si e' forti ,solo uniti si puo' creare benessere per la propria gente un saluto cordiale dalla padania (spini donato)

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