Nelle ultime ore gli attacchi sionazisti si sono concentrati contro sedi e uffici di emittenti e agenzie stampa locali e straniere, evidentemente con l'intenzione di imporre un "black out mediatico" che permetta a Tel Aviv di tenere nascosti all'opinione pubblica mondiale i suoi crimini e i suoi massacri: sono state colpite le sedi di Al-Quds TV, Al-Aqsa TV, della libanese Al-Manar, dell'Iraniana PressTV e di RussiaToday, guarda caso tutte televisioni al di fuori del controllo della lobby sionista mondiale dei mezzi di comunicazione.
Tuttavia la potenza e la crudeltà degli attacchi aerei sionazisti non ha potuto arrestare e nemmeno rallentare il ritmo e la precisione delle rappresaglie palestinesi; durante la notte razzi partiti dalla Striscia di Gaza hanno colpito Umm-Rashrash/Eilat, località costiera meridionale sul Mar Rosso, confermando la crescente capacità della Resistenza di colpire obiettivi sionisti sempre più lontani.
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