martedì 20 novembre 2012

Da Dublino a Parigi a Kobenhaven l'Europa che lavora e che soffre si stringe vicino al ghetto di Gaza con pietas e solidarietà!

Esiste una 'europa' che detestiamo: é l'europa dei burocrati di Bruxelles, dei parassiti stipendiati da Goldman Sachs, l'europa senza volto e senza anima dei Prodi, della Fornero, del Club Bilderberg, delle sanguisughe della finanza e del grande capitale, l'europa apolide amica di Wall Street e del Pentagono, l'europa che liscia il pelo a israhell e alla sua lobby venefica e corruttrice. Esiste poi un'Europa che amiamo: l'Europa dei popoli e delle Culture, l'Europa dei Baschi, dei Bretoni, dei Catalani e degli Irlandesi, dei lavoratori, degli operai e dei contadini, delle Tradizioni e delle Fedi, l'Europa che produce Lavoro, Arte, Sentimenti e Passioni.
 In blocco l'Europa che odiamo e che vogliamo vedere distrutta si é schierata con gli assassini sionazisti e il loro ultimo "pogrom" genocida contro Gaza; altrettanto in blocco l'Europa che amiamo si é mobilitata per recare un messaggio di cordoglio, pietà e solidarietà umana al ghetto palestinese ieri assediato economicamente, oggi martirizzato militarmente. Nelle piazze di Dublino, davanti all'Opera Garnier parigina e davanti all'ambasciata sionazista a Copenhagen i sostenitori della Causa palestinese si sono dati appuntamento per far vedere di non avere timore a schierarsi dalla parte giusta.
A Copenhagen, una breve sassaiola e un lancio di bengala e di altri fuochi d'artificio ha raggiunto l'edificio occupato dai sionazisti, giusto per far provare loro "in piccolo" le stesse emozioni che i loro complici nella Palestina occupata sperimentano quando un Fajr o un Grad della Resistenza fischia sopra Ashkelon o Tel Aviv. I manifestanti, prima di abbandonare i dintorni dell'edificio hanno lasciato in vernice rossa la scritta "Børne Killers" (Macellai di Bambini).
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