giovedì 10 gennaio 2013

Vertice al Cairo tra Ali Akbar Salehi e Mohammed Mursi! L'Iran non cessa di indicare all'Egitto la via della Resistenza!

Si é svolto nel tardo pomeriggio di oggi, prolungandosi fino alla prima serata, l'incontro al Cairo tra il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica Ali Akbar Salehi e il Presidente egiziano Mohamed Mursi.

Non sappiamo quale sia stata l'agenda affrontata dai due ma possiamo essere ragionevolmente certi che Salehi NON si sia complimentato con il Capo di Stato egiziano per aver volontariamente infilato il collo della nazione nel cappio dell'usura finanziaria internazionale richiedendo all'IMF un prestito di quasi cinque miliardi di dollari.

Altresì NON si sarà certo congratulato per il sequestro di armi missilistiche destinate al ghetto di Gaza e anche riguardo alla recente apertura di Rafah ad alcuni carichi di materiali costruttivi, certamente l'inviato iraniano potrebbe chiedere a Mursi di fare più e meglio.

Tuttavia anche il solo viaggio di Salehi in Egitto é in sé notevole, vuol dire che, nonostante tutti i segnali sbagliati e i passi erronei fatti dalla dirigenza dell'Ikhwan in questi mesi l'Iran non ha abbandonato l'idea di poter mostrare all'Egitto dove giaccia il suo interesse nazionale (non certo nella sottomissione agli emirati wahabiti, né nell'acquiescienza ai 'diktat' di Washington e Tel Aviv).
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

4 commenti:

  1. Speriamo che mursi si ravveda, ho letto anche su dei link di articoli dell' IRIB consigliati da un lettore del blog che mursi si dovrebbe recare a teheran prossimamente. Io personalmente non detesto molto i fratelli musulmani, certo il mossad e i vari annessi e concessi gli hanno influenzati non poco. Tuttavia dai fratelli musulmani sono venuti fuori uomini non certo amici dell'occidente come x esempio il fondatore di hamas shayk ahmed yassin( che ora si starà rivoltando nella tomba a causa del tradimento di meeshal)
    -SN 16-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa é anche la nostra speranza, per questo cerchiamo di essere il più possibile oggettivi e aderenti ai fatti quando parliamo di Egitto e di Ikhwan; si figuri che poco tempo fa qualche altro commentatore per questo ci aveva (cortesemente) 'accusato' di essere "troppo morbidi" nei loro confronti...

      Elimina
  2. CONCORDO PIENAMENTE LETTERA SU LETTERA di questo articolo!. Comunque continuo a sperare che Mursi ed il suo seguito, facciano al più presto un bel passo indietro, e che si rendano conto che la politica estera che stanno seguendo li sta portando molto velocemente verso un percorso sbagliato, che solo una nazione 'auto-lesionista' potrebbe imboccare, visto la fine che hanno fatto tutti quei paesi che hanno scelto tale politica estera filo-sionista e filo-occidntale. Molti uomini e forse lo stesso Mursi hanno avuto contatti recenti con il Mossad Israeliano, e forse anche altre agenzie di altri paesi. Mishaal e Abbas sono ospiti del governo Egiziano, quando si sa benissimo che Mishaal è un super Traditore che ha abusato per anni della protezione e dell'ospitalità del Rispettabilissimo Bashar Al Assad, Mentre Abbas, con il 'Teatrino all'ONU', ha letteralmente svenduto i Diritti [Diritti Umani Inalienabili]
    dei Palestinesi, per una misera concessione 'Elemosinata' dello status di 'Osservatore Permanente, come Stato non membro', che in realtà non cambia NIENTE, se non il fatto che potenzialmente la Palestina potrebbe rivolgersi alla Corte Penale Internazionale, per denunciare l'illegalità delle colonie, anche se nessuno di questa istituzione muoverebbe un dito, perchè è un istituzione Mondialista e seguace della lobby sionista. Abbas e Mishaal passano in TV per i 'padri' dello stato di Palestina, ma sono solo delle marionette manovrate da 'altri' ben più in alto di loro. E Mursi ospita questi due personaggi. Il che la dice lunga. Mursi è talmente ambiguo o 'lunatico' che non riesco a capire se la sua è una tattica per tenere i piedi in due staffe e sfruttarne gli ipotetici vantaggi della situazione, oppure se è manovrato [potrebbe benissimo essere] dalla CIA e/o altre agenzie di spionaggio. Visto come si evolve per adesso la situazione, personalmente ripongo poche speranze nell'entrata dell'Egitto nell'Asse Della Resistenza. Ma sarebbe una cosa molto positiva se cio potesse avvenire davvero. La forza dell'Asse crescerebbe parecchio, ed avrebbe molta più voce in capitolo. Speriamo che qualche alto dirigente Siriano, ma sopratutto Iraniano, lo facciano ragionare per il bene suo e della regione, non per il bene degli interessi imperialistici ed economici dei banchieri americani e del regime di occupazione abusivo sionista -Christian-

    RispondiElimina
  3. Questo Morsi a mio avviso sta giocando una partita fondamentale, e dovrá ancora giocarla. Ho notato che ha pure un nome strano infatti, il suo nome completo semvrerebbe essere: Moammed Morsi Isa Al-Ayyat, Isa sarebbe il nome di Gesú Cristo come lo chiamano i musulmani e Al- Ayyat dovrebbe significare "Prova" o "Segno"...staremo a vedere..

    RispondiElimina