domenica 10 marzo 2013

Emergono sempre più dettagli sul traffico di armi tra Croazia, Giordania, Arabia Saudita e terroristi wahabiti!

Si approfondisce la 'connection' tra Arabia Saudita e Croazia riguardo lo 'shopping' di armi dagli ex-arsenali delle milizie fasciste croate (i cui innumerevoli crimini contro Serbi e Musulmani sono stati 'convenientemente' dimenticati dalle strabiche corti 'umanitarie' europee per assecondare la voglia dei cancellieri berlinesi -di ogni sfumatura politica- di includere Zagabria nell'UE) effettuato dai principi di Casa Saoud a favore dei mercenari wahabiti attivi in Siria contro il popolo e il Governo della Repubblica Araba.

Il quotidiano croato "Jutarnji List" in una sua recente edizione ha calcolato in circa 3000 tonnellate spedite verso la Giordania con ben 75 aeroplani la "lista della spesa" che da novembre scorso ha alimentato la guerriglia terrorista wahabita in Siria. Diversi paesi NATO come Usa e Inghilterra sarebbero stati 'perfettamente al corrente' delle attività saudite in Croazia e avrebbero cercato di facilitarle fornendo appoggio bancario e finanziario alle transazioni, il tutto mentre la NATO applicava 'sanzioni' contro la Siria per impedire al Governo legittimo di difendere sé stesso e i suoi cittadini dai terroristi!

Il Governo di Zagabria ha cercato disperatamente di negare le allegation ma, di fronte alla mole di prove che sta emergendo in questi giorni, nessuno più é in grado di accettare la sua versione. Eliot Miggins, esperto di armi e traffici internazionali, ha identificato in numerosi video di terroristi in Siria le armi croate, leggermente diverse da quelle di origine sovietica e russa, testimoniando come negli ultimi mesi la frequenza con cui appaiono sia grandemente incrementata.

6 commenti:

  1. Be, non c'è dubbio che i croati fossero dei bastardi (infatti non trovo giusto che a l'Aia tutti i croati siano stati assolti), tuttavia anche i serbi non erano certo dei santi visto che anche loro hanno commesso omicidi brutali (soprattutto contro kosovari, albanesi e bosniaci).

    RispondiElimina
  2. I Serbi fanno parte dell'asse della resistenza mentre i croati no.
    Non capire i termini geopolitici dello scontro e ed il mal riposto umanitarismo del "politicamente corretto" fanno commettere errori di valutazione, dopo di che si può anche piangere sulla zampina schiacciata di ogni gattino.
    Ivan

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sta di fatto che ambedue le parti hanno commesso crimini terribili.

      Elimina
    2. Si, anche io la penso così. Bisogna guardare alla situazione in generale, nel suo complesso, da un angolatura più ampia, e cercare di capire perchè avvengono certe cose, e chi ha interesse che accadano. Altrimenti ci si perde in mille dettagli interni, e si perde di vista la situazione nel suo complesso.

      Elimina
  3. Ma per favore, per voi quindi coloro che hanno recato + danno ai musulmani in yugoslavia sono stati i croati? La strage di srebrenica (perdonatemi se l'ho scritto male) non vi dice niente? La pulizia etnica perpetrata ai danni degli albanesi da parte dei serbi? L'assedio di sarajevo ai danni dei musulmani bosniaci? Non nego che durante la guerra tra serbia e croazia i croati abbiano ucciso diversi musulmani, ma i nemici dei suddetti non erano certo i croati, bensì i serbi (infatti ora la bosnia è divisa in una parte croata-musulmana e una serba. Chissà perché?)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In parte è vero, ma qua si parla della Palestina, del cosidetto "Asse Della Resistenza", di cui IO, sono un convinto, ed entusiasta sostenitore della sua causa, non per idealismo, ma per realismo, che è poi, alla fin dei conti, una questione internazionale che riguarda, penso più o meno da vicino, tutti noi. Qua si da precedenza e risalto alle notizie reali e non filtrate che arrivano dall'area del Medio Oriente, con particolare attenzione alla questione Palestinese, anche se spesso, le direzioni che prendono gli eventi riguardano anche altre Nazioni della regione, o sparse per il Globo.

      Elimina