sabato 27 luglio 2013

L'appello di Al-Sisi alle manifestazioni di piazza causa almeno nove morti nella capitale egiziana!

Che un Generale, che si suppone debba essere un asciutto e rigido uomo d'ordine e di disciplina, vada in tv a incitare la parte della popolazione favorevole al suo 'colpo di mano' anti-Ikhwan perché scenda in massa in piazza a manifestare ci era sembrato da subito un comportamento irrituale e bizzarro, adesso, dopo che quell'invito alla mobilitazione si é tradotto in sanguinosi scontri con i sostenitori dell'Ex-presidente nei quali hanno trovato la morte almeno nove persone, ci sentiamo di dire che sia stata un'iniziativa del tutto azzardata e, come quasi tutte le 'trovate' politiche ultimamente partorite in Egitto, del tutto sfuggita di mano al suo istigatore.

Secondo le fonti ufficiali vi sarebbero anche duecento feriti; la Fratellanza Musulmana ha dichiarato che dei nove morti otto sarebbero suoi militanti che sarebbero stati colpiti a grande distanza da cecchini governativi che sparavano dai tetti sulla folla; tuttavia i referti ospedalieri parlano per la maggior parte di morti per ferite da arma da taglio e soltanto di un cadavere raggiunto da un proiettile alla testa.

Secondo molti osservatori gli scontri si ripeteranno e aggraveranno nel corso del week-end.

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