giovedì 25 luglio 2013

Caos in Egitto: l'Esercito chiede ai suoi sostenitori di scendere in piazza, prepara arresti per Badieh e i leader dell'Ikhwan!

In un bizzarro sviluppo della situazione nel Paese delle Piramidi il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale Al-Sisi, che all'inizio del mese é sceso in campo deponendo e mettendo sotto custodia l'allora Presidente Mohammmed Mursi ha chiesto, con un appello televisivo, ai cittadini che hanno salutato tale evento come una liberazione di scendere a loro volta in piazza dopo settimane in cui il monopolio delle manifestazioni pubbliche era passato decisamente nelle mani dell'Ikhwan dei Fratelli Musulmani.

E' veramente strano che una giunta militare cerchi di giustificare le proprie azioni col sostegno popolare e questo dimostra l'atipicità della situazione egiziana dove non é ancora chiaro come si emergerà dall'attuale crisi verso un processo di pacificazione e riconciliazione nazionale, specialmente perché i sostenitori dell'Ex-presidente sembrano intenzionati a non recedere di un millimetro dalle loro richieste.

Intanto é arrivata la notizia che l'autorità giudiziaria, su richiesta del Governo ad Interim abbia spiccato mandati di cattura per il leader dell'Ikhwan Mohamed Badieh e per otto suoi colleghi, accusati di avere "incitato alla violenza" nel corso degli ultimi giorni di manifestazioni e scontri che hanno causato undici morti .

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