Una volta calmatasi l'emozione e sedimentate le voci contrastanti e incontrollate che riguardavano dinamica e bilancio dell'attacco al tritolo che solo per poco non ha eliminato, ieri mattina, il titolare degli Interni nel Governo ad Interim nominato dalla Giunta militare che due mesi fa ha rimosso Mohamed Mursi e il Governo dell'Ikhwan, cominciano finalmente a emergere dettagli certi.
Secondo quanto riportato dalle fonti sanitarie del Cairo i feriti dall'esplosione sono stati ben ventidue, tra cui numerosi civili e almeno un bambino; la scorta del Ministro Mohamed Ibrahim avrebbe inoltre freddato sul posto due persone coinvolte nell'attentato che stavano cercando di mettersi al sicuro.
La matrice dell'attacco non é ancora chiara anche se non pochi vorrebbero vedere la mano dell'Ikhwan o di qualche sua fazione dietro di essa; il che darebbe campo libero ai fautori della messa fuorilegge totale del movimento e della repressione a oltranza.
La dirigenza dei "sorelli mussulmani" và passata per le armi ed i corpi affastellati di fronte alle ambasciate di USA, Arabia saudita e Turchia, poi protestino pure.
RispondiEliminaL'Egitto è sempre stato un paese sicuro almeno all'interno e la popolazione egiziana cortese, pacifica con un tasso di criminalità tendente allo zero, è più sicura Cairo che Londra Parigi o Roma.
Salvo le malefatte di quei porci dei "sorelli mussulmani" che sono arrivati ad assassinare incolpevoli turisti svizzeri in quel di Luxor o degli attentatore takfiri in Sinai.
Il terrorismo và stroncato sul nascere con le misure più ferme e draconiane e ne vanno messi in eveidenza i collegamente internazionali.
Forza valorosi coccodrillacci egiziani azzannate!
Ivan
Che centra l'arabia saudita? Al sissi uccide gli ikhwan con le armi che si è comprato grazie ai rial di rihad e dubai.
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