Oltre cinquecento "sfollati interni" che erano stati costretti ad abbandonare la zona di Barzeh a causa delle operazioni antiterrorismo delle forze armate siriane impegnate a eradicare i gruppi armati wahabiti foraggiati e fomentati dalle potenze imperialiste hanno potuto fare ritorno alle loro case una volta che l'area é stata restituita alla pace.
Un festoso carosello di autoveicoli: automobili, furgoncini, pick-up e simili ha riportato la popolazione civile alle proprie case, in un tripudio di colpi di clacson, canti di gioia, sventolio di bandiere nazionali e poster e ritratti del Presidente Assad, che la cittadinanza ringrazia per non aver ceduto al ricatto straniero e aver mobilitato tutte le forze nazionali in difesa della comune Patria siriana.
"Dopo quasi un anno passati come profughi finalmente torniamo alle nostre case, la gioia che proviamo é indescrivibile" dichiara ai microfoni di un cronista una donna di Barzeh. I servizi essenziali sono stati ristabiliti prima del rientro degli abitanti anche se molti danni cagionati dai combattimenti devono essere ancora riparati.
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