Ahmed Boutari, George Habash (PFLP), Yasser Arafat (Fatah) e Ahmed Khatib - Boutari e Khatib erano ufficiali dell'Armee Libanaise che avevano messo i loro uomini al servizio della coalizione MNL+OLP... |
Innanzi tutto:
-Gli eventi di Tell el-Zaatar non avvengono in un 'vuoto spinto' (quello ha diritto di cittadinanza solo nelle teste degli antagonisti 'sinistrati') ma nel quadro della primissima fase della Guerra Civile Libanese, un conflitto sanguinosissimo al confronto del quale la Guerra Civile avvenuta nel Centro-Nord Italia dal 1943 al 1945 appare cortese e morigerata come una festa da ballo.
-Nella prima fase la Guerra Civile Libanese si configura come lo scontro tra la coalizione dei partiti Musulmani e Drusi ('tendenzialmente' di ispirazione socialista e nazionalista) che volevano riformare la Costituzione del Paese dei Cedri e i partiti cristiano-maroniti (conservatori e liberali) che volevano mantenere lo Status Quo.
-Il Libano, ricordiamolo, venne creato "ritagliando" artificialmente le zone della Siria a maggioranza cristiano-maronita in modo da dare ai colonialisti francesi uno stato cristiano da manipolare, ma l'equilibrio demografico vigente ai tempi del Mandato francese nel Levante si era modificato e la predominanza maronita nelle Istituzioni non era più tollerata dai Musulmani (e dai Drusi).
-Queste forze si riunirono nel fronte "Harakat al-Wataniyya al-Lubnaniyya/Mouvement National Libanaise" che comprendeva originariamente il PSP druso, le due ali del Ba'ath libanese (filosiriana e filoirachena) i Socialisti Nazionali dell'SSNP, i Comunisti Libanesi, i Morabitoun nasseristi e, per un periodo, gli Sciiti di Amal.
-Già si vede che la costruzione ideologica cartoonesca degli 'antagonisti' fa acqua da tutte le parti vista la presenza nella coalizione musulmana non solo di socialisti e comunisti, ma di ba'athisti filosiriani e dei Socialisti Nazionali dell'SSNP (che senza dubbio questi pippacanne considerano "faSSisti"!).
-Al MNL musulmano-druso e "Di Sinistra" si contrapponeva il "Jabhat al-Lubnaniyya/Front Libanais" maronita e "Di Destra" che comprendeva il Kata'eb fascio-falangista della famiglia Jumayiil, il Marada della famiglia Frangieh, l'NLP della famiglia Chamoun (con la sua milizia delle Tigri Ahrar), i Guardiani dei Cedri di Etienne Saqr e i Tanzim Libanesi (milizia col quartier generale collocato ad Achrafieh).
-Nel Sud del paese e su su fino a Beirut era anche pesante la presenza palestinese, frutto delle espulsioni del 1948, del 1967 e soprattutto dell'Esodo di massa dalla Giordania dopo i fatti di 'Settembre Nero' del 1970 (fatti a cui la Siria, guarda un po', aveva cercato, senza successo, di dare una risposta militare, ma questa é una storia troppo lunga...).
-I Palestinesi, in massima parte musulmani e/o allineati su posizioni politiche socialiste e nazionaliste, si schierarono con l'MNL druso-musulmano; ma bisogna ricordare che all'epoca l'OLP era un'organizzazione-ombrello che racchiudeva realtà molto diverse tra loro, le correnti principali erano: Fatah, la fazione di Arafat (Nazionalista), PFLP, la fazione di George Habash (Comunista-Leninista), il PFLP-GC, fazione di Ahmed Jibril (tendenzialmente di Sinistra ma interessata più alla guerriglia militare che alla politica parlata), il DFLP di Hawatmeh (Comunista-Maoista) e As-Saiqa, la milizia palestinese finanziata, armata e addestrata dalla Siria (Again! Non ne azzeccano una i centrosocialini nostrani!!).
-Il campo profughi di Tell el-Zaatar (Collina del Timo - in realtà lo Zaatar é un 'mix' di erbe odorose come le 'Erbe di Provenza' dove il timo é prevalente, ma vi sono molti altri ingredienti) era solo uno di molti che si trovavano (purtroppo) lungo le direttrici-chiave del confine tra la Beirut Est (cristiana maronita) e Ovest (musulmana); essi erano: Jisr el-Basha, Sin el-Fil, Nabaa, Karantina e, appunto Tell el Zaatar. Un altro campo, Debayyeh, venne distrutto subito all'inizio del 1976 (14 gennaio) dalle milizie maronite (che, in questo caso, si accanirono contro Palestinesi a loro volta Cristiani: ma la comunanza di religione significava nulla per i Maroniti libanesi che vedevano ogni Palestinese come un nemico da abbattere per le loro affiliazioni ideologiche).
-Tra i campi palestinesi: Jisr el-Basha era vicino all'arteria di comunicazione che da Beirut arrivava a Damasco attraverso la Valle della Biqa, e da cui si poteva rapidamente accedere ai quartieri Maroniti di Furn ash-Shubbak, Shiyah e Ain al-Rumaneh; invece Sin el-Fil, Nabaa e Karantina circondavano da tre lati il quartiere di Achrafieh e dominavano le strade per il Nord (il Nord libano all'epoca era ancora zona prevalentemente Maronita, oggi invece vi prevalgono i Musulmani sunniti), sia quelle costiere che quelle pedemontane.
-Tell el Zaatar, infine, era piazzato esattamente lungo la via di comunicazione tra Beirut e il massiccio montuoso del Libano, spina dorsale del piccolo paese, per dimensioni, abitanti e per numero di miliziani armati che ne avevano fatto la loro base era il più importante tra tutti quelli nominati.
-Con un semplice sguardo alla cartina qualunque osservatore dotato di un minimo di cultura militare avrebbe concluso che i campi profughi palestinesi sarebbero stati oggetto di furiosi attacchi da parte delle milizie cristiano maronite, ma si sa, per i "cannebbiati" frequentatori dei CSOA dello Stivale capirne di tattica e strategia é una cosa "da faSSisti"! (2 - Continua...)
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