venerdì 21 novembre 2014

Il Ministro irakeno Obaidi: "Nessuna forza armata straniera metterà mai piede sul nostro terrirorio!"

Il Ministro della Difesa irakeno Khaled Obaidi, la cui nomina  nello scorso ottobre arrivò proprio nel momento del 'punto di svolta' delle vicende militari che vedevano le forze governative di Bagdad e le milizie e i corpi ausiliari volontari  contrapposte alla ferocia dei tagliagole dell'ISIS ha dichiarato l'inizio di una strategia di lungo respiro per il miglioramento e l'approfondimento dell'addestramento di base dell'Esercito.
Creato dagli invasori americani nel periodo della loro illegale occupazione della Mesopotamia tra il 2003 e il 2010 il cosiddetto nuovo esercito irakeno non fu mai veramente messo nelle condizioni di poter operare autonomamente come la forza armata di un paese indipendente e sovrano, questo perché nei piani della Casa Bianca l'Irak avrebbe dovuto rimanere un'entità debole e zoppicante costretta ad appoggiarsi in eterno alla 'stampella' a stelle e strisce.

Quando infine Nouri al-Maliki diede l'aut-aut a Obama "Fuori di qui entro fine 2011" (significativamente sostenuto da Moqtada al-Sadr) anche ogni serio tentativo di fornire armi semi-moderne a Bagdad venne immediatamente arrestato, come dimostrano le successive 'querelle' che hanno portato l'Irak a rivolgersi a Mosca.

Obaidi, parlando di fronte ai cadetti usciti dall'accademia Imam Ali di Nassiriya ha ribadito che non permetterà alcun tipo di attività militare a truppe americane o straniere sul suolo irakeno e che, visti i miserabili risultati ottenuti finora, anche gli attacchi aerei che é stato permesso ad aviazioni straniere di compiere in territorio irakeno potrebbero essere presto sottoposti a una radicale revisione e venire quindi fermati.

2 commenti:

  1. Secondo me se iracheni avevano rivolti ai iraniani e\o russi, st bastardi da un bel pezzo erano bombardati tramite aerei.
    vv la vittoria

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  2. Dott.Kahani , agenzie di oggi danno notizia di un servizio di Al Jazeera in cui si parlerebbe di decine di soldati siriani uccisi ieri ad Homs : propaganda o triste verità ?

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