sabato 2 maggio 2015

L'Ex-ministro Vahidi: "L'Iran é ormai autonomo nel campo aeronautico; possiamo costruire vari modelli di jet militari!"

Le forze aeree iraniane e l'Organizzazione delle Industrie Aeronautiche del Ministero della Difesa di Teheran hanno coordinato i propri sforzi per rendere possibile la costruzione su larga scala di diversi tipi di aeroplano da combattimento.
Ultimo in ordine temporale di questa serie di sforzi, l'incorporazione di tutte le agenzie e le industrie collegate alla costruzione di motori jet in un unico 'trust'; come avevamo anticipato alcuni giorni fa nel nostro articolo in merito.

Ahmad Vahidi, già Ministro della Difesa prima di Hossein Dehqan, ora a capo del Centro Ricerca Strategico dello Stato Maggiore delle Forze Armate ha dichiarato che dopo l'Azarkash e il Saeqeh, la presentazione del Saeqeh II, con le sue importanti e profonde modifiche sui modelli precedenti, dimostra come la Repubblica Islamica sia ormai avviata alla completa autonomia produttiva e industriale anche nel delicato campo dell'aeronautica militare.

3 commenti:

  1. Sarebbe bene che incrementassero l'invio di ulteriori jet e - soprattutto - elicotteri d'assalto all'alleato siriano.

    Non vuole essere una critica all'Iran che sicuramente è il paese che piu' ha aiutato i siriani ma ho come la sensazione (io che di tattiche militari ci capisco meno di zero) che se Iran e soprattutto Russia volessero questa guerra verrebbe ridotta a piccole scaramuccie di confine (con Turchia, Giordania e Israele) perche' purtroppo l'afflusso di ratti idioti ha radici molto lontane e profonde.

    Tommaso Baldi

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  2. Il problema di queste vittorie Takfire e poi delle sconfitte susseguenti è sempre il solito. I takfiri avanzano anche a costo di insopportabili perdite, poi magari il SAA si riorganizza e riprende le posizioni. Ma per quanto tempo può andare tutto ciò. Questi takfiri hanno risorse inesauribili, sia materiali USA e Sauditi, che stampano moneta a debito e non pagano mai i debiti conseguenti. Poi umane nei loro paesi arabi o occidentali di disperati non ne mancano mai dato che le loro fiorenti economie (si fa per dire) non smettono mai di produrre gente che pur di realizzarsi è disposta a realizzarsi andando alla morte quasi sicuramente. Il bello della cosa, si fa sempre per dire, è che di solito vengono da società permissive che odiano, e vanno a vivere combattere e morire per una società che alla minima trasgressione li fa fuori.
    Dottor Kahani un suo parere sarebbe gradito.

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  3. Vogliamo il Qaher 313 al piu' presto anche per la Siria.

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