lunedì 3 ottobre 2016

Siria, Arachidi e Socialismo; un ricordo di vita vissuta dell'amico Ouday Ramadan!

Il testo di questo post é preso dalla pagina Facebook di Ouday "Soso" Ramadan, che mi pregio e mi onoro di poter chiamare Amico
All'inizio degli anni Settanta, andavamo dal Libano in Siria a trascorrere le vacanze ed il fine settimana. E spesso trascorrevo le nottate, in compagnia dei contadini della pianura costiera siriana. Non erano ancora compiuti i nove anni dall'abbattimento del regime feudale precedentemente esistente in Siria, regime feudale ereditato dall'occupazione ottomana, ed abbattuto dalla Rivoluzione Socialista Siriana.

I contadini si trovarono a gestire un numero considerevole di terreni, avendo a disposizione però pressoché nessuna disponibilità monetaria, e con mezzi di produzione totalmente inadeguati. I metodi e gli strumenti di produzione che usavano a quel tempo in Siria, già nella preistoria erano superati. Per dirne una su tutte, si arava ancora con l'aratro trainato dai due bovi.

I contadini avevano a disposizione i terreni, ma nessun capitale per avviare la produzione agricola. Grazie ai piani quinquennali della Repubblica Socialista Siriana, i contadini hanno potuto costituirsi in cooperative socialiste, eleggendo in ogni villaggio un segretario ed un comitato di gestione. Il comitato di gestione della cooperativa socialista aveva per obiettivo il miglioramento della produzione agricola, ma anche delle condizioni sociali dei lavoratori addetti alla produzione agricola.


Il punto di partenza principale per il miglioramento delle condizioni sociali era l'abbattimento dell'analfabetismo, molto diffuso a quel tempo in Siria. La cooperativa si occupava anche di questo, e si coordinava con il locale Maestro di Scuola, il quale era inviato dalla Repubblica Socialista Siriana nei villaggi, per insegnare ai bambini. Il Maestro insegnava ai bambini di giorno, e proseguiva la sua missione la sera, con gli adulti allora analfabeti. Nella pianura costiera siriana, un tipo di produzione agricola molto diffuso era la coltivazione delle arachidi.

La Repubblica Socialista Siriana forniva alla cooperativa agricola tutto il necessario per coltivare le arachidi. Verso il mese di ottobre, c'era la raccolta delle arachidi. Durante questa raccolta, i contadini della pianura erano affiancati dai contadini provenienti dai villaggi montani. I contadini dei villaggi montani venivano a dare manforte, nella raccolta delle arachidi, ai contadini della pianura. In cambio ricevevano tutta la parte verde delle piante di arachidi, che veniva utilizzata come foraggio per le mucche. Le arachidi venivano essiccate dalle famiglie del villaggio, portate alla pesa pubblica e vendute allo Stato, tramite la cooperativa.

 I contadini ricevevano i soldi del raccolto dalla Repubblica Siriana, la quale vendeva poi il raccolto niente po' po' di meno che agli Stati Uniti d'America. In quelle serate d'ottobre, i contadini abbrustolivano le arachidi, mangiandole mentre trascorrevano la serata insieme. Sentendo oggi il profumo delle castagne abbrustolite qui in Italia, che annunciano l'ingresso dell'Autunno italiano, mi è venuto in mente il profumo delle arachidi abbrustolite, che annunciavano allora l'ingresso di quell'Autunno siriano.

Buon Autunno a tutti, alle primavere arabe si risponde con l'Ottobre siriano.

23 commenti:

  1. Grande frase di congedo
    Lex

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  2. Se uno guarda ai paesi arabi di allora, si nota che molti di quei paesi avevano governi laici e di orientamento socialista.
    Iraq, Iran, Egitto Siria.
    Furono tutti oggetto di colpi di stato orditi dai soliti noti, meno la Siria , ma ci stanno provando ora.
    L'Egitto fu' addirittura attaccato militarmente da Inghilterra e Francia durante la crisi di Suez,
    Le monarchie del golfo mai, anzi il fondamentalismo islamico fu' attizzato in quei paesi proprio x contrastare il socialismo arabo, troppo vicino all'allora URSS.
    Lo stesso successe con i palestinesi, allora compatti dietro l'Olp ed altre organizzazioni laiche.

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    1. L'Iran era vittima di un TIRANNO e della sua cerchia di CLEPTOCRATI e si é LIBERATO grazie agli sforzi e ai sacrifici del suo popolo che si rese protagonista della più esaltante RIVOLUZIONE del XX Secolo dopo quella Bolscevica.

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    2. Direi che con Khomeini il popolo iraniano sia caduto dalla padella nella brace.
      Da una tirannia di stampo monarchico ad una tirannia di stampo religioso, non saprei quale sia la peggiore.

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    3. Convenientemente ignori che sotto lo sozzo scià palhavi servo di Usa e Sion IL 75 PER CENTO DEGLI IRANIANI ERA ANALFABETA (tra le donne si arrivava a oltre il 90%), LA VITA MEDIA ERA DI 55 ANNI e LA PERCENTUALE DI DONNE MORTE DI PARTO ERA DA AFRICA NEGRA.

      Oggi tutti gli indici di sviluppo umano della REPUBBLICA ISLAMICA DELL'IRAN danno una vita media di 75 anni (pari a quella di molti paese UE), analfabetismo praticamente sconfitto, indice di mortalità materna diminuito di dieci volte rispetto al regno dello scià

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    4. Anonimo 1542. Non sono un ecclesiastico. Sono però dell'avviso che i preti, ecc.devono/dovrebbero godere degli stessi diritti e doveri civici alla pari di ogni altro cittadino. Tacciare tutti i preti di essere menzogneri è fuori posto come il dire che tutti i siciliani sono mafiosi. Spieghi cosa lei s'intende con " interferire .....individuali". Un prete, alla pari di tutti gli altri cittadini, ha la libertà di dire quello che pensa su qualsiasi problema. Ciò che contesto alla Chiesa cattolica è la propaganda fatta dal "pulpito" (dato che io in chiesa non ci vado non so se si usa ancora!). Se si pensa che nel 1949 il papa ha scomunicato ca 10 000 000 di Comunisti italiani ( compresa la più gran parte della mia parentela maschia) e questa bolla non è mai stata ufficialmente annullata,
      E molti di questi Stimati Comunisti ( lo scriverei maiuscolo!!!!) hanno combattuto nelle brigate partigiane i nazisti e i fascisti!! E la chiesa cattolica coccolava nel medesimo tempo gli Ustasha croati??, alleati dei nazisti, che uccisero centinaia di milliaia di credenti Ortodossi.... Qui la rabbia mi induce a capire la sua prima frase.

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    5. Quello iraniano non è uno stato teocratico tout court come viene descritto da chi gli fa da anni, con la disinformazione, una guerra di propaganda per giustificare le sanzioni. Stato e governo sono costituiti da funzionari in gran parte laici. La forma di governo è democratica, c’è un parlamento e ci sono delle elezioni. Le norme costituzionali che favoriscono il ruolo dei religiosi ne fanno una repubblica presidenziale con al disopra una figura carismatica che fa da padre della patria. Il ruolo dei capi religiosi è quello di orientare spiritualmente la società in modo da darle un ordinamento che non contraddica i principi spirituali. In Iran le donne lavorano, siedono in parlamento e partecipano alla formazione del governo. Vi è bandito ogni radicalismo fondamentalista perché non vi è nello Sciismo il tentativo di dare al Corano una nuova e “autentica” interpretazione come presume il Salafismo. A fronte della storica lotta al colonialismo occidentale la chiusura a difesa delle tradizioni e dei valori dell’Islam nasce dalla consapevolezza che l’occidentalizzazione della società iraniana comporterebbe la perdita della sovranità e la cancellazione dell’identità - si pensi a Mossadeq, l’eroe della patria la cui azione politica, per permettere all’Iran di riacquistare la sovranità, portò alla nazionalizzazione dei pozzi di petrolio di cui gli occidentali si erano impossessati.

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    6. la guida suprema è il rahbar o, in sua assenza, un consiglio di capi religiosi. Vengono scelti da un'assemblea di esponenti religiosi sulla base del loro curriculum e del grado di stima goduto presso la popolazione. La guida suprema nomina i sei membri religiosi del Consiglio dei Guardiani, composto da 12 membri, che ha il compito di approvare le candidature alla presidenza della Repubblica e certificare la loro competenza e quella del parlamento, al pari delle più alte cariche giudiziarie. Egli è inoltre comandante in capo delle forze armate.

      A capo dello stato vi è il presidente, eletto a maggioranza assoluta con suffragio universale. Il suo mandato ha durata quadriennale e vigila sul buon andamento del potere esecutivo. Dopo la sua elezione, il presidente nomina e presiede il Consiglio dei ministri, coordina le decisioni del governo e seleziona le decisioni governative da sottoporre al parlamento. Il parlamento iraniano, monocamerale, chiamato Assemblea Consultiva Islamica, è composto da 290 membri, eletti con voto diretto e segreto, anch'essi con mandato quadriennale.

      Tutta la legislazione deve essere vagliata, sin dal suo inizio, dal Consiglio dei Guardiani in base al principio della cosiddetta vilāet-e faqih, ossia la "tutela del giurisperito", per controllare che le leggi non siano in contrasto col Corano e la dottrina islamica, nell'accezione propria dello sciismo duodecimano. I sei membri laici del Consiglio, giuristi nominati dal parlamento, si pronunciano solo sulla costituzionalità delle leggi, mentre i sei membri religiosi esaminano la loro conformità con i dettami islamici.

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    7. Bravo Signor Kahani ha tappato la bocca a quella feccia pahlavita, la gente deve capire che non si può leggere Palestina Felix ed essere contro l'Iran e la sua Rivoluzione!

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    8. se ho ben capito l'iran è in piene mani del clero che fa e disfa, ogni decisione pubblica o privata deve sottostare alle isterie di meschini individui che con la menzogna e con l'inganno tengono un intero popolo asservito ai loro capricci,
      e gli islamici vorrebbero che noi ci piegassimo alle loro anacronistiche credenze?

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    9. 20 11
      cambia fornitore. ti rifila roba tagliata male
      forse ci mette piscio di cammello

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    10. haahahahahaahahahahahahahah
      ihihihihihihihihihihi
      il kahni quando non sa rispondere banna i commenti
      come ogni prete o imam si nasconde come un verme,
      falso ipocrita,

      potresti vivere benissimo insieme ai babbuini islamici

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    11. 100 volte meglio una democrazia imperfetta che una teocrazia perfetta,

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    12. Esatto, 21,03!
      Uno che si dichiara "giornalista libero", che parla di "palestina libera", ma che ha imparato ed usa i metodi stalinisti della Pravda che aveva abolito la parola "libertà".
      Da lui non ci può essere un minimo di contrapposizione. Lui banna chi non è sulla sua linea di pensiero e se ne frega se quello (io), a suffragio delle sue tesi, riporta riferimenti storici anche incontrovertibili. Lui pubblica solo i commenti dei suoi lacché.
      In più, quando incontra un commentatore che -giustamente o non- lo contraddice, questi, in maniera totalmente lontana da ogni limite imposto dall'educazione, si abbandona ad insulti degni della più infima feccia della suburra.
      E non si rende conto che il suo modo di agire ingenera dubbi su quanto possano essere veritieri i suoi articoli.

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  3. Bellissimo! Spero di poter leggere altri articoli così sulla Siria in futuro. Grazie

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  4. https://www.almasdarnews.com/article/jihadist-rebels-mourn-death-two-top-commanders-northern-aleppo/

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  5. sono da tempo un estimatore di Ouday Ramadan, lo voglio ringraziare anche oggi per questi bei ricordi che ha voluto condividere con noi.

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  6. visto e considerato che potrebbe essere stato un gesto inconsulto provo a ripostarlo.
    in iran comandano gli imam
    liberta politica; nessuna
    liberta di religione; nessuna
    liberta di opinione; nessuna
    liberta di critica; nessuna
    liberta di abbigliamento; nessuna
    liberta sessuale ; nessuna
    parita tra uomo e donna; nessuna
    emancipazione femminile; nessuna
    insomma non si puo fare un cazzo senza il permesso del imam

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  7. Io non sono favorevole a nessuna religione, però quanto accade in Iran o quanto è accaduto nel resto del mondo negli ultimi secoli è tutta responsabilità dei sanguinari regimi occidentali che hanno saccheggiato tutte le nazioni del mondo massacrandone le popolazioni, facendo centinaia di milioni di morti e sterminando intere civiltà, se non fosse per questo continuo aggredire in vista dell'esproprio delle risorse altrui, potrebbero essere stati molti i popoli ad evolversi diversamente, a conferma di quanto affermato basti vedere chi usa oggi l'integralismo religioso come arma di distruzione di massa, sempre l'occidente che, guarda caso, si è alleato con i regimi più integralisti al mondo ed è andato a distruggere le nazioni più laiche e civili del medio oriente.

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    1. Gianus, ti auguro lunga vita, dato che mi mancherebbero le tue sbrodolate. Ad ogni modo fissa nel testamento che il tuo cervello, se ne hai uno, sia dato alla scienza per la ricerca. Sono sicuro che troverebbero l'origine della stupidità.

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  8. be visto che non sei x nessuna religione ti conviene restare in italia xke in iran non ti sarebbe permesso, molto probabilmente ti scanseresti la pena di morte ma non il carcere a vita in quanto apostata
    100 volte meglio una imperfetta democrazia ad una perfetta teocrazia

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