lunedì 29 novembre 2010

Gaza esiste, Gaza resiste! Uomini e donne della Striscia si ingegnano a creare i loro "Orti di guerra"


Anera é una organizzazione umanitaria nordamericana che, dal 1968, fa il possibile per lenire ed alleviare disagi e sofferenze di quanti, nel Medio Oriente, si trovano a patire le conseguenze di guerre, angherie, persecuzioni, espulsioni; Anera, giocoforza, ha quindi una grande dimestichezza col popolo di Palestina, vero e proprio "Giobbe" dalle innumeri tribolazioni che sono iniziate ancora prima della creazione ufficiale di Israele e dell'abbattersi della Nakba.

Per alleviare le devastanti conseguenze del blocco della Striscia voluto dai generali di Tel Aviv, che condanna gli abitanti della stessa (in massima parte bambini e ragazzi) alla malnutrizione e alle conseguenze di essa sulla loro salute (particolarmente per quanto riguarda lo sviluppo), Anera ha iniziato un progetto-pilota che, combinando nozioni di agricoltura e giardinaggio, darà modo a 35 famiglie di coltivare per autoconsumo un parte del loro fabbisogno attuale di frutta e verdura: specialmente pomodori, melanzane, cetrioli, fragole e meloni.

Serre smontabili in tubi di alluminio e plastica, fertilizzanti, terriccio trattato, semi e cassette per la germinazione; Amera fornirà tutto questo a 23 studenti e 12 studentesse che, sotto la guida e il monitoraggio attento dell'agronomo Mohammed Khader acquisiranno le nozioni necessarie a far fiorire un piccolo orto domestico. Tutti i futuri "farmer" vivono in zone periferiche della Striscia e hanno appezzamenti di terreno vicini o circostanti alla loro abitazione.

Sayed El-Looh é particolarmente entusiasta del compostaggio: "Trattando adeguatamente i rifiuti domestici umidi, sminuzzandoli nella compostiera e aggiungendo acqua nei modi e nei tempi prescritti potrò arricchire il suolo del mio orto domestico e ottenere prodotti più abbondanti e appetibili, con l'aiuto di ciò che ieri gettavo semplicemente via, mi sembra qualcosa di bello e di salubre!".

Noha Al-Azab, resa vedova dalla recente aggressione militare israeliana e a capo di una numerosa famiglia, dice che coinvolgerà i propri bambini nella cura dell'orto domestico e che condividerà coi vicini le conoscenze apprese nel corso: "A causa dell'assedio di Israele tutti i generi alimentari sono spaventosamente aumentati di prezzo; certo, frutta e verdura sono comunque più abbordabili di altri articoli, ma il fatto di coltivare almeno una parte di ciò che mi serve va oltre il semplice risparmio, é anche un'esercizio di indipendenza e resistenza!".

Ogni giorno di più, nel ghetto assediato di Gaza, esistere é resistere.

2 commenti:

  1. Con tutte le armi che il Regime Sionista ha usato a Gaza, c'è da preoccuparsi per la qualità di quegli ortaggi. C'è il pericolo che il suolo sia contaminato da scorie radioattive, e che anche i suoi frutti possano finire per crescere "malati". Spero di sbagliarmi.

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  2. Fido che il programma di Anera comprenda anche un controllo delle derrate prodotte...

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