sabato 10 settembre 2011

Dietro i terroristi che cercano di precipitare la Siria nel caos c'é la mano insanguinata di Re Saoud!


Le autorità siriane impegnate a contrastare le azioni di agitatori e terroristi che mettono in pericolo la vita e la sicurezza dei cittadini e che hanno negli ultimi mesi colpito a morte molte dozzine di uomini dell'esercito e della polizia hanno rivelato che un numero crescente di individui collegati con questi atti ha dimostrato e confermato di aver ricevuto denaro e armi dall'Arabia Saudita.
Youssef Chaalan Al-Youssef e Ammar Taleb Ma’ath, terroristi recentemente arrestati dalle forze di sicurezza siriane.
La duplcità e l'infamia della Casa di Saoud non conoscono paragoni, visto che le sue truppe sono attualmente presenti nell'isola di Barhein, impegnate a comportarsi come Unni e Lanzichenecchi contro la popolazione locale che, compatta e in massa, manifesta contro la dinastia Al-Khalifa, imposta sul reame nel secolo scorso dagli interessi navali inglesi, mentre, allo stesso tempo in cui difende un regime odioso e sanguinario, partecipa, insieme ai libanesi venduti di Saad Hariri e altri impresentabili personaggi (come i fanatici religiosi sunniti) alla tentata destabilizzazione di un Presidente rispettato e amato dal suo popolo come Bashir al-Assad.

Numerosi provocatori e terroristi sono stati recentemente neutralizzati, uccisi e catturati nel villaggio di Ibleen, nel distretto nordoccidentale di Jabal al-Zawiyah; ci si augura che da questa brillante operazione delle forze di sicurezza siriane possa venire un colpo decisivo al network di mercenari e agitatori che da marzo scorso, pur diffondendo panico e vittime, non é riuscito a incrinare la popolarità di Assad, che ha anzi iniziato un processo di riforma in senso progressivo dell'ordinamento della Repubblica e che recentemente, a dimostrare di non avere nulla da nascondere, ha persino aperto le porte delle proprie carceri ai rappresentanti del Cominato internazionale della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa.

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