giovedì 8 settembre 2011

L'Ufficio della Lega Araba per il Boicottaggio di israele si riunisce al Cairo per la prima volta dal 2001!


Con la caduta del tiranno Mubarak e la nomina di Nabil Arabi alla Segreteria della Lega Araba (dove ha sostituito Amr Moussa, impegnato a costruire la sua campagna elettorale per le elezioni presidenziali) l'Egitto ha rapidamente riguadagnato la giusta preminenza nello schieramento antisionista dei paesi arabi, posizione a cui più di trent'anni di supina e meschina capitolazione ai 'Diktat' israelo-americani lo avevano brutalmente e incongruamente strappato dopo decenni passati a opporsi con ogni mezzo (dalle armi alla diplomazia, dal commercio allo spionaggio) all'illegale e ingiusta occupazione della terra palestinese.

Ne è ulteriore prova (se di prove dovesse esserci ancora bisogno) il fatto che l'86esima seduta dell'Ufficio della Lega Araba per il Boicottaggio dell'entità sionista sia attualmente in corso di svolgimento proprio nella capitale egiziana, sede ove l'ultima sessione simile si era tenuta oltre dieci anni fa; nel clima di isteria filosionista, antiaraba e islamofoba seguita al 2001 infatti i burattinai dell'ormai deposto tiranno Mubarak non avevano 'gradito' ulteriori riunioni del genere nel Paese delle Piramidi, motivo per cui era stata Damasco (sempre rimasta portabandiera del fronte anti-imperialista e anti-israeliano) ad accogliere tutti i meeting successivi.

Ora, grazie alla 'Primavera Araba', il vento é cambiato ed é un auro fresco e latore di nuove speranze quello che reca le dichiarazioni programmatiche sotto i cui auspici si é aperto il consesso: "Vogliamo che il boicottaggio prosegua e si intensifichi in modo da causare all'entità dell'occupazione il massimo danno possibile, soprattutto in questo periodo di instabilità economica che sta severamente colpendo i suoi finanziatori e sostenitori esteri, causando gravi ripercussioni anche al suo interno, come testimoniato dalle grandi manifestazioni di questi giorni". L'assistente del Segretario generale Arabi con delega per gli Affari Palestinesi, Mohammed Sabih, ha dichiarato che l'impegno a cui si sono detti favorevoli tutti i partecipanti alla riunione riflette una dedizione genuina, grazie alla quale sarà possibile ottenere grandi risultati a breve e a lungo termine.
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