venerdì 14 ottobre 2011

Il Comandante dell'Aviazione egiziana: "Non abbiamo bisogno di autorizzazioni per aumentare la presenza militare nel Sinai!"


Il Comandante delle Forze Aeree egiziane, Reda Mahmoud Hafez ha dichiarato ieri che il suo paese non ritiene necessario attendere alcun 'benestare' o nullaosta di sorta per aumentare e approfondire il proprio schieramento di truppe nella Penisola del Sinai, e men che mai ritiene di dover ottenere una qualche modifica degli Accordi di Camp David siglati a fine anni '70 da Anwar Sadat: "In parole povere", ha interloquito Hafez, "l'Egitto non ha bisogno del permesso di nessuno per modificare il proprio dispiegamento di forze sul suo territorio".

Parlando ai rappresentanti dei media locali, nordafricani e internazionali riuniti per la celebrazione dell'anniversario dell'aviazione il Maresciallo dell'Aria ha dichiarato: "Tutti i confini egiziani saranno garantiti e difesi da regolari pattugliamenti aerei, ivi inclusi quelli orientali", con chiaro riferimento al confine tra Sinai e regime sionista, lungo il quale poche settimane fa ben sei guardie di confine furono assassinate da un elicottero di Tel Aviv.

Interrogato a proposito della possibilità di un 'embargo' a stelle e strisce contro l'Egitto, i cui arsenali sono stati riempiti da Mubarak di costosi e inutilmente complicati 'gingilli' Made in Usa ha risposto: "Le forze egiziane, aeree ma non solo, hanno la possibilità di rivolgersi a varie fonti per reintegrare o variare le nostre scorte strategiche e i nostri arsenali, possiamo benissimo sopravvivere anche a una totale cessazione dei rapporti con gli Usa, in fondo, non saremmo certo la prima nazione a farlo".

Hafez ha concluso la conferenza rassicurando sulla capacità dell'aviazione del Cairo di garantire l'inviolabilità degli spazi aerei nazionali e di conservare la pace in una stagione particolarmente incerta e turbolenta.
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