domenica 9 ottobre 2011

Zahar ai profughi di Sidone: "Nella sua storia millenaria la Palestina mai così prossima alla libertà, all'indipendenza!"


Il leader storico del Movimento musulmano di Resistenza, Hamas, nonché suo co-fondatore Mahmoud Zahar ha dichiarato, nel corso di una sua orazione tenutasi presso la township libanese di Sidone, abitata prevalentemente da profughi palestinesi e loro discendenti, che "In tutta la sua storia millenaria la Palestina non é mai stata così vicina alla libertà, all'autonomia, all'indipendenza" e che "la strada maestra per raggiungere questi importanti obiettivi e risultati é indicata da quelle forze che più seriamente e più coerentemente si impegnano ogni giorno nella lotta contro occupanti e oppressori".

Zahar ha dichiarato che, pur con i suoi 400 chilometri quadrati scarsi, che non rappresentano che il due per cento della Palestina storica, la Striscia di Gaza é il più chiaro e lampante esempio in tal senso, visto che é stata liberata dall'Occupazione sionista al termine di un lungo e duro cammino di Resistenza e Jihad, punteggiato dagli inviti al compromesso e dalle esortazioni alla resa, che tuttavia non hanno sviato la determinazione dei combattenti e dei martiri della Causa. Ora il popolo di Palestina, sotto la guida di Hamas, si é dimostrato tanto abile e industrioso da costringere i sionisti a dichiarare un embargo illegale e inumano nella speranza di soffocare e sminuire i trionfi della Resistenza, eppure Gaza continua a esistere e resistere, determinata e tenace, quanto i combattenti che l'hanno liberata coi loro sacrifici.

Zahar ha anche guidato una delegazione di Hamas in un incontro con l'ex-Premier libanese Selim Hoss, tenutosi presso la località di Aisha Bakkar. Secondo le osservazioni relate alla stampa dallo stesso Zahar l'incontro si situa in un quadro di visite in Libano volte a migliorare le condizioni di vita nei campi profughi; posto che tale sistemazione é sempre e comunque da considerarsi provvisoria in attesa della liberazione della Palestina occupata e del rimpatrio di tutti i rifugiati e i loro discendenti, coerentemente col Diritto al Ritorno sancito nella Risoluzione ONU 194.
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