mercoledì 12 ottobre 2011

Le famiglie dei detenuti politici palestinesi ringraziano Hamas per avere ottenuto il rilascio dei loro cari: tutti i dettagli!


E' ufficiale, sono 1027 i prigionieri politici palestinesi di cui il Movimento musulmano di Resistenza, Hamas, ha ottenuto la liberazione in cambio del rilascio di Gilad Schalit, l'Ebreo francese che vestendo l'uniforme dell'occupazione sionista é stato catturato 64 mesi fa nel corso di una rischiosa operazione 'preventiva' delle Brigate Ezzedine al-Qassam, i cui componenti sorpresero Schalit e camerati in procinto di attaccare Gaza. Il primo gruppo di prigionieri a venire liberati sarà di 477 unità e comprenderà tutte le 27 donne palestinesi rinchiuse nelle carceri sioniste, 315 detenuti politici che il regime ebraico contava di far morire in carcere e 135 condannati a lunghissime pene detentive, superiori ai dieci anni.

Fra le prigioniere liberande si contano nomi eccellenti come quelli di Ahlam al-Tamimi e di Qahera al-Sa'di, delle cui lotte e sofferenze abbiamo parlato spesso su queste pagine. I primi 477 prigionieri politici verranno liberati entro una settimana, secondo quanto annunciato dal Capo dell'Ufficio politico di Hamas, Khaled Mishaal. Ma il leader di Hamas, lungi dal crogiolarsi nel grande successo del suo Movimento e dal volerlo rinfacciare ad altre forze più ondivaghe e meno determinate nella loro strategia di lotta ha usato lo 'spotlight' dell'evento per estendere un messaggio "ai miei fratelli palestinesi dell'Anp, di Fatah e delle altre organizzazioni: questo trionfo non é solo mio o solo di Hamas, é di tutti noi, ci appartiene in egual misura; ne siamo orgogliosi, ma che serva a prepararci ad altri futuri trionfi, che ci sproni a stringerci gli uni agli altri per costruire il nostro processo nazionale, liberare la Palestina e fondare il nostro Stato".

Da parte israeliana per coprire l'imbarazzo di una scelta rifiutata ostinatamente per anni a cui in ultimo anche la riottosa ostinazione di Netanyahu e dei suoi alleati dell'Ultradestra ha dovuto piegarsi il Governo in carica ha dichiarato, piuttosto goffamente, che "alla luce delle grandi rivoluzioni e dei mutamenti di scenario attualmente in corso nel Mondo Arabo il Primo Ministro e il suo Governo hanno dovuto 'prendere al volo' la 'prima occasione presentatasi' per liberare Schalit che, altrimenti, 'correva seriamente il rischio di non venire mai più liberato'". Formula estremamente nebulosa e arzigogolata che, perdipiù, trascura il fatto che sono ormai vari anni che Hamas spingeva per uno scambio di prigionieri e i dinieghi, prima di oggi, sono sempre venuti da parte sionista e mai da Hamas.
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