Tuttavia Jalal el-Gallal, portavoce del CNT a Bengasi all'agenzia statunitense AP ha detto l'esatto contrario, sostenendo che non vi sono prove o conferme dell'arresto di Mutassim: "Per quanto sappiamo e ci concerne, la cattura del figlio di Gheddafi é soltanto una voce incontrollata". La notizia che aveva scatenato caroselli e festeggiamenti, quindi, potrebbe rivelarsi un 'bluff', come la precedente riguardante la cattura dell'altro figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, tuttora alla macchia come il genitore.
Intanto Ian Martin, inviato speciale ONU per la Libia, relazionando al Consiglio di Sicurezza nella giornata di ieri ha espresso "gravi preoccupazioni" riguardo alla situazione sul terreno, segnalando che il Consiglio di Bengasi ha molto meno controllo sul territorio di quanto non diano a intendere i suoi comunicati ufficiali e che la distribuzione degli aiuti umanitari e dei servizi essenziali alla popolazione incontra, a oggi, ancora molte difficoltà.
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