mercoledì 12 ottobre 2011

Ahmadinejad: "Sionisti e imperialisti dietro gli scontri settari del Cairo: si vuole ritardare il processo elettorale egiziano!"


Il sito web ufficiale del Presidente della Repubblica Islamica Mahmoud Ahmadinejad ha riportato ieri la seguente dichiarazione: "I nemici del popolo egiziano sono consci che quando la nazione troverà il modo migliore di tenere libere elezioni e un governo democratico espressione della recente rivoluzione entrerà in carica esso si schiererà dalla parte degli oppressi e contro i corrotti e gli arroganti; per questo motivo sionisti e imperialisti non vogliono permettere in alcun modo che la nazione egiziana si rechi alle urne e a tal fine fomentano discordia e divisioni".

Ahmadinejad ha attribuito le tensioni inter-settarie e inter-confessionali che agitano il paese e che sono esplose drammaticamente nei fatti di domenica scorsa a complotti imperialisti e colonialisti che, fedeli all'adagio latino 'divide et impera' cercano di frammentare l'Egitto post-rivoluzionario per sedare e rallentare la carica di rinnovamento seguita alla deposizione dell'autocrate Mubarak. Il Presidente ha altresì espresso la convinzione che, nonostante queste trame, il popolo egiziano troverà modo di stringere i ranghi e procedere compatto e unito verso un futuro di indipendenza, libertà, democrazia e sviluppo.

Gli scontri di due giorni fa sono scoppiati quando, in occasione di una manifestazione di cristiani d'oriente, alcuni provocatori armati di bastoni hanno attaccato le truppe che stavano controllando la folla, dando il via a una scomposta e violentissima reazione con i militari che hanno sparato munizioni di piombo ad altezza d'uomo e veicoli blindati che sono stati lanciati contro la folla assiepata sui marciapiedi, falciandola.
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