domenica 9 ottobre 2011

Scontri al Cairo tra manifestanti copti e i soldati della Giunta Tantawi: sei i morti!


Forze militari egiziane, mobilitate per ordine della Giunta di Transizione guidata dall'ex-Ministro della Difesa Maresciallo Tantawi hanno impiegato forza letale contro la manifestazione della comunità copta della capitale, uccidendo quattro dimostranti e riportando a loro volta due vittima tra i loro ranghi; altre trenta persone sarebbero rimaste più o meno gravemente ferite negli scontri, che hanno avuto luogo nei pressi della sede di un'emittente televisiva.

Le forze armate avrebbero sparato munizioni di piombo contro la folla di manifestanti pacifici che cantavano slogan contro la Giunta e Tantawi, auspicando una rapida transizione di poteri verso un'amministrazione totalmente civile e priva di legami col vecchio regime di Mubarak. In seguito una parte della folla si sarebbe lanciata contro gli uccisori e feritori dei loro compagni, dando luogo a un corpo a corpo durante il quale due soldati sono stati uccisi e diversi mezzi militari sono stati dati alle fiamme.

In Egitto i copti, cristiani d'Oriente, sono circa il dieci per cento della popolazione e, sotto il regime di Mubarak, venivano spesso vessati e sottoposti ad angherie e campagne di denigrazione, per dare all'opinione pubblica un obiettivo su cui scaricare i suoi malesseri. Ancora poco prima della sua deposizione Mubarak diede ordine alla sua polizia segreta di 'cucinare' l'attentato alla chiesa di Alessandria costato numerose vittime, per poter spendere con gli alleati Usa e Israeliani la nozione che il suo paese era sede di attività terroristiche. Il Ministero dell'Interno di Mubarak trovò alcuni estremisti musulmani (Abdelrahman Ahmed Ali, Ahmed Mohamed Khaled e Mohammed Abdelhadi)  da 'pilotare' a dovere nell'utile 'auto-attentato', che però non salvò la poltrona del 'Faraone'.
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