venerdì 14 ottobre 2011

Delegazione di Hamas al Cairo: "Schalit non sarà l'ultimo soldato sionista catturato dalla Resistenza!"


Abu Obeida, portavoce della formazione armata di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, ha dichiarato alla stampa egiziana che Gilad Schalit, l'Ebreo francese arruolatosi nelle forze di occupazione sioniste e catturato dai combattenti palestinesi in una operazione preventiva poco prima che coi suoi camerati attaccasse la Striscia di Gaza, "non sarà certo l'ultimo soldato sionista catturato da Hamas o da altre forze della Resistenza, perlomeno fin quando vi saranno detenuti politici da liberare".

Obeida (sopra con la Kefia rossa) ha quindi dichiarato che gli uomini delle Brigate Qassam si sentono dediti alla liberazione di tutti i prigionieri (circa settemila) che restano in mano all'occupazione, e che tale priorità sarà riflettuta dall'agenda operativa cui si dedicheranno appena concluso lo scambio tra Schalit e i 1047 detenuti palestinesi cui il Governo di ultradestra di Benji Netanyahu ha acconsentito pochi giorni orsono.

Secondo quanto filtrato finora una prima tranche di prigionieri verrà liberata entro pochi giorni; quindi sarà il turno di Schalit e, entro un paio di mesi, del secondo gruppo di detenuti palestinesi. Nella giornata di avantieri inoltre i genitori di Schalit, Noam e Aviva, sarebbero tornati nella loro residenza nel nord della Palestina occupata, avendo abbandonato il sito di Gerusalemme che avevano occupato per mesi protestando l'inazione del Governo Netanyahu nel seguire il caso di loro figlio. Certo, bisogna anche considerare che se se ne fossero restati in Francia, anziché prestarsi come pedine all'occupazione della Palestina, nulla di tutto questo sarebbe successo.
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