In una dimostrazione di solidarietà e coesione nazionale migliaia di cristiani copti e decine di migliaia di musulmani egiziani hanno marciato fianco a fianco e mano nella mano attraverso le strade della capitale Il Cairo dalla Grande Moschea di Al-Azhar fino alla Cattedrale di San Marco, condannando la sanguinosa repressione della scorsa domenica in seguito alla quale si sono lamentate più di due dozzine di morti e accusando il Governo ad interim e il Consiglio supremo delle Forze armate di voler rallentare la marcia del paese verso le elezioni e la liquidazione degli ultimi lasciti del regime di Mubarak.
La giunta militare del Maresciallo Tantawi, personalmente e profondamente colluso col sistema di Mubarak, ha cercato di negare le proprie responsabilità nella carneficina avvenuta nel quartiere di Maspero, ma le testimonianze e i video raccolti dai sopravvissuti mostrano chiaramente come i militari abbiano ricorso a forza letale sparando con munizioni di piombo ad altezza d'uomo e lanciando i loro mezzi a tutta velocità contro la folla. Proprio all'uso di veicoli blindati come 'arieti' contro la folla si imputa la maggior parte delle vittime.
Di fronte a prove tanto schiaccianti suonano insincere e ridicole le parole del Maggior-Generale Adel Emara, Viceministro della Difesa, che alla stampa e alla televisione locale aveva dichiarato, nella giornata di mercoledì che: "Non é nella pratica dell'Esercito travolgere e schiacciare le persone, nemmeno sul campo di battaglia". Delle 25 vittime accertate, tuttavia, solo tre erano uomini in uniforme e il resto civili indifesi.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento