giovedì 27 ottobre 2011

Una notizia entusiasmante, l'Ennahda dichiara che il nuovo Governo tunisino: "Interromperà ogni relazione col regime sionista!"


Non si é ancora completato il conteggio dei voti che la splendente vittoria conquistata dal partito musulmano Ennahda nell'elezione della Camera Costituente tunisina (che stenderà una nuova Carta e nominerà il Governo ad interim cui affidare il paese durante lo svolgimento dei suoi lavori) inizia già a far sentire i suoi effetti in Nordafrica e nell'intero Mondo Arabo. Secondo quanto riportato dall'emitennte della Repubblica Islamica in Italia (IRIB Radio) Al-Munsif ben Salem, in una intervista con il quotidiano Az-Zaman, avrebbe dichiarato che "una delle prime preoccupazioni del nuovo Esecutivo sarà quella di interrompere ogni genere di rapporto e legame con il regime sionista".

Il soffio della Primavera Araba inizierà a farsi sentire sul serio, promette Ben Salem, quando ad ogni genere di prodotto sionista verrà impedito l'accesso in Tunisia e verranno licenziati tutti gli impiegati e funzionari statali, del Ministero degli Esteri, ma anche di altri dicasteri, che abbiano avuto ruolo nei solidi rapporti con Israele che il tiranno Ben Ali aveva instaurato per compiacere i suoi sostenitori occidentali e imperialisti.

In una notizia correlata anche il celebre parlamentare iraniano Ali Aqazadeh Dafsari ha definito "storica" la vittoria del Partito del Rinascimento Musulmano alle recenti consultazioni tunisine, anticipando come fin da ora si possa intravedere il momento in cui il paese nordafricano, dopo decenni di autocrazie, potrà finalmente reggersi come una matura e compiuta democrazia islamica, nonostante inutili quanto ripetuti tentativi di soffocarne Storia e Cultura a colpi di 'laicismo imposto dall'alto'.
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