venerdì 28 ottobre 2011

Il reuccio ascemita promette: "Darò più poteri al Parlamento...l'anno prossimo", ma chi gli crede?


Il Re di Giordania Abdallah II ha dichiarato che darà ai legislatori del Parlamento nazionale l'autorità di scegliere il Premier e di accettare la sua lista di Ministri, prerogative che nel piccolo regno mediorientale sono tuttora appannaggio del sovrano, come in una monarchia del diciottesimo secolo.

L'importante riforma, però, dovrà aspettare il 2012 per venire implementata e il Re manterrà sempre e comunque il potere di veto sulle decisioni della Camera; ha poi puntualizzato il consigliere reale Amjad Adaileh, secondo quanto riportato dall'agenzia statunitense Associated Press.

Il veto, inoltre, sarà esclusivo, cioé non lascerà alla Camera il potere di riproporre lo stesso candidato.

E' chiaro che con simili 'riforme', quand'anche venissero implementate, non vi é la benché minima speranza di disinnescare i movimenti di protesta che ormai da mesi travagliano il regno ascemita, chiedendo decisioni coraggiose e radicali, che scuotano fin nelle fondamenta un sistema politico incrostato di lassismo, corruzione, compiacenza e vetustà.

Anche oggi, dopo le consuete preghiere del venerdì, migliaia di persone sono scese in piazza ad Amman e negli altri centri maggiori della nazione.
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