Dimostrando una volta di più di non temere il confronto con la comunità internazionale (quando incarnata da rappresentanti imparziali) il Presidente siriano Bashir Assad ha incontrato l'inviato dell'ONU nonché suo ex-Segretario Generale, il Ghanese Kofi Annan nella giornata di oggi intrattenendosi con lui in un lungo dialogo. Assad ha assicurato Annan di essere "più che pronto" a un confronto con eventuali rappresentanti dell'opposizione politica, purché essi rinuncino a ogni pretesa di rovesciamento violento del Governo e si distanzino dalle forze terroriste che recentemente hanno scosso il paese con le loro attività armate.
"La Siria é nel bel mezzo di un profondo sforzo di riforma delle sue istituzioni, é ovvio che tali riforme non possano semplicemente venire 'calate' dall'alto, per questo motivo ci dichiariamo pronti al confronto, ma non ci può essere dialogo o trattativa alcuna con chi, armi in pugno, ha colpito in questi ultimi mesi la cittadinanza, le infrastrutture e le forze armate e di sicurezza del nostro paese. Non vi può essere alcuna relazione fruttuosa con individui ed elementi simili!".
L'agenzia di stampa ufficiale SANA ha riportato come, del resto, i portavoce dell'insorgenza terroristica avessero già dato segno di non essere interessati ad alcuna pacificazione, come é chiaro che non possano essere dei provocatori tagliagole 'paracadutati' nel paese dal complotto imperialista e sionista contro l'Asse della Resistenza (che corre dall'Iran al Libano ora senza soluzione di continuità dopo il ritiro americano dall'Irak) con l'unico scopo di farlo affondare nel caos e nel sangue per permettere alla NATO di dichiarare un intervento armato identico a quello perpetrato contro la Libia.
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