venerdì 21 giugno 2013

La ricompensa dei Traditori per Khaled Mishaal: mal sopportato al Cairo, mal tollerato ad Ankara!

Mentre parti sempre più consistenti di Hamas denunciano e si svincolano dalla linea pro-Ikhwan, pro-wahabita, pro-saudita e qatariota e anti-Assad, anti-Iran e anti-Hezbollah promossa nel corso dell'ultimo anno da una piccola quota degli alti dirigenti di Hamas il Segretario Generale del Movimento Khaled Mishaal, recentemente partito dal Cairo in direzione Ankara, sta imparando quanto precario e ingrato sia il ruolo del traditore, cui si é prestato nella speranza di fare incetta di prebende e vantaggi da parte dei ricchi emiri sunniti del petrolio.

Mentre si trovava nella capitale egiziana (il cui Presidente-pupazzo si é fatto notare recentemente per un servile stratagemma nei confronti della Siria di Assad che lo ha fatto sprofondare ulteriormente nei livelli di gradimento interno) la sicurezza locale lo ha dovuto scortare fuori dall'albergo in cui si trovava verso un'altra struttura per evitare che la prima delle due venisse accerchiata da manifestanti inferociti.

Adesso che si trova in Turchia Mishaal si sente mal tollerato da Erdogan che ha tutt'altre cose a cui pensare con le proteste a Istanbul e nel resto del paese tutt'altro che domate o sotto controllo. Mishaal faceva comodo come 'cagnolino da salotto' quando le cose sembravano 'andare bene' ma quando i vari fantocci di Washington e Tel Aviv devono affrontare i loro problemi la sua presenza risulta superflua e a stento tollerata.


3 commenti:

  1. Come ultima spiaggia potrebbe andarsene a doha, li nessuno gli darà fastidio (pena essere mangiati da al thani e finire nel suo pancione lardoso).
    Comunque non scrivete mai che i pro ikhwan sono anche pro sauditi...le due parti a stento si sopportano (gli unici pro ikhwan del golfo sono i qatarioti...tutti gli altri, soprattutto oman e UAE, detestano i fratelli musulmani)

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    1. Che l'Oman odii l'Ikhwan é garantito e altrettanto non é ben vista negli Emirati Arabi.

      Sui Sauditi non ci giureremmo.

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    2. Certo non si odiano...però diciamo che si sopportano, quando c'era la rivoluzione in egitto re saud diede subito il suo totale appoggio a mubarak, stessa cosa con ben ali in tunisia ( e ora, tralatro lui e la sua adorata mogliettina stanno ancora a Riad) e ovviamente durante le elezioni in egitto sono sicuro che re saud sostenesse il candidato opposto a Mursi (di cui ora mi sfugge il nome, era il vice di mubarak giusto?) certo non si odiano anzi dal punto di vista religioso hanno diversi punti in comune...ma sul piano politico vi sono molte divergenze tra riad e gli ikhwan, altrimenti non si spiegherebbe come mai re abdullah non gli ha mai sostenuti. Anche la giordania (che possiamo accostare ai paesi del golfo) se non erro non ha grandi rapporti con la fratellanza. Quanto a oman e UAE, be loro li odiano...l'attuale sultano in oman una volta, riferito all'ikhwan ,ha detto che "loro( i fratelli musulmani) prendono voti da persone con poco cervello."
      I rapporti egitto-UAE ora assomigliano molto a quelli egitto-iran al tempo di sadat e mubarak.

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