Nell'aftermath della breve ma intensa 'Battaglia di Saida' che ha visto capitolare le milizie takfire del barbuto 'sceicco' Ahmad al-Assir, creatura qatariota incaricata di intorbidare la situazione libanese mano a mano che le forze siriane (anche con l'aiuto di Hezbollah) stanno mettendo con le spalle al muro l'insorgenza wahabita sul loro territorio, si era ritenuto che il predicatore settario si fosse rifugiato nell'ambasciata dei suoi finanziatori, attendendo di poterne uscire o di venirne fatto esfiltrare in qualche modo (visto che su di lui pende sempre il mandato d'arresto firmato dal Giudica Sakr Sakr).
Adesso però arriva un articolo del quotidiano del Kuwait "Al-Anbaa" che suggerisce che anche Assir possa aver trovato la morte nella tre giorni di scontri con l'Armee Libanaise, consigliata e guidata nella campagna di soppressione degli estremisti da personale scelto di Hezbollah. Secondo alcune testimonianze raccolte dai suoi reporter in Libano infatti il sedicente 'sceicco' sarebbe morto insieme al suo luogotenente Fadel Shaker e non identificato a causa della gravità delle ferite riportate e del principio di combustione cui la salma sarebbe poi stata esposta.
Questo spiegherebbe non solo la scomparsa ma anche la mancanza di ogni genere di messaggio che lo 'sceicco' pur sconfitto avrebbe potuto comunque lanciare ai restanti seguaci e ai simpatizzanti anche da un eventuale nascondiglio.
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