lunedì 1 luglio 2013

Dopo 18 morti, 800 feriti e quattro ministri dimissionari, arriva per Morsi l'Ultimatum dell'Esercito: "Potere al popolo o interveniamo entro 48 ore!"

Aggiorniamo il computo delle vittime dei violentissimi scontri che per tutto il giorno hanno animato le manifestazioni di rabbia e protesta popolare in Egitto contro il Presidente Mohammed Mursi (di cui ricorre appena il primo anniversario dall'insediamento) e contro il Governo guidato dall'Ikhwan musulmana espresso dal primo Parlamento democraticamente e regolarmente eletto dal popolo in oltre settemila anni di Storia del paese.

Secondo le ultime cifre sarebbero cinque le persone perite al Cairo nel rogo della sede dell'Ikhwan, mentre la distruzione di un'altra sede della Fratellanza ad Al-Moqattam sarebbe costata altre cinque vittime, quattro i morti ad Assiut, uno ad Alessandria, uno ad Al-Gharbia uno a Fayoum e uno a Kafr al-Sheik. In totale quindi ci sarebbero stati diciotto morti e un totale variabile tra i 780 e gli 800 feriti.

Intanto quattro Ministri (del Turismo, delle Comunicazioni, degli Affari Legali e dell'Ambiente) hanno rimesso i loro mandati in mano al Premier Hisham Qandil, dimostrando come ormai la Fratellanza Musulmana, pur se rimane la più forte organizzazione politica del paese, si stia trovando via via sempre più isolata e in difficoltà di fronte a un movimento di protesta che forse supera come mobilitazione popolare persino quello scatenatosi a inizio 2011 contro Mubarak.

Intanto si riaffaccia sull'agone politico l'Esercito che, dopo l'uscita i scena degli alti ufficiali dello SCAF, che avevano accompagnato la transizione tra le dimissioni di Mubarak e l'avvento della Democrazia, avrebbe segnalato un proprio 'ultimatum' di 48 all'Ikhwan, intimandole di restituire la sovranità al popolo pena un proprio diretto intervento.

3 commenti:

  1. Il problema è che se se ne va via Morsi, chi governerà l'egitto? Il partito di mubarak (laicista e socialista) e i fratelli musulmani-partito salafita sono i due più grandi e organizzati fronti politici dell'egitto. Se entrambi sono stati respinti dal popolo chi diventerà presidente dell'egitto.

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    1. Il partito di Mubarak ha smesso di esser socialista 40 anni fa.

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  2. Ci vuole una seduta spiritica per rievocare Abdel Gamel Nasser!
    Mentre i coglionazzi fanno casino più o meno etero diretto all'Egitto stanno fottendo l'acqua ed il futuro, l'esercito dovrebbe programmare una bella legnata agli Etiopi furbastri, influenzare ed aiutare il Sudan per far fuori il regime fantoccio sudista.
    Ivan

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