Quando, anziché fare fronte comune nel nome della Resistenza, i Palestinesi si lasciano pilotare e manovrare secondo le agende e gli interessi di parti terze che non hanno alcuna intenzione di portare avanti le loro rivendicazioni irrinunciabili e di contribuire in alcun modo alla conquista dei loro inalienabili Diritti, ecco che quello che é uno dei più dignitosi, nobili e coraggiosi popoli del mondo riesce a dare al mondo uno spettacolo tutt'altro che edificante.
E' questo, in sintesi, quel che é successo ieri in seguito alla artificosa 'manifestazione' inscenata a Ramallah dalla fazione Fatah per 'sostenere' l'opera della giunta militare del Generale Al-Sisi, che in Egitto ha esautorato e arrestato il Presidente eletto Mohammed Mursi e ha istigato una serie di scontri interni tra sostenitori dell'Ikhwan e suoi avversari che finora ha provocato numerose centinaia di morti.
Alcune centinaia di militanti di Fatah e di lavoratori pubblici dell'Autorità Nazionale Palestinese (il regime di Bantustan egemonizzato senza mandato da Fatah fin dal fallito Colpo di Stato del 2007) sono stati riuniti a Piazza Al Manara a Ramallah e vi sono rimasti alcune ore cantando slogan in favore di Al-Sisi e dei militari egiziani agurando, tra l'altro, che questi possano fare "piazza pulita" dei Fratelli Musulmani.
Subito da Gaza é partita la ritorsione del portavoce di Hamas Ihab Al-Ghusain che ha accusato Fatah "di voler vedere l'Egitto bruciare nella Guerra Civile" e ha accusato la fazione dell'usurpatore Mahmud Abbas di avere "entusiasticamente preso parte negli ultimi mesi alla campagna di menzogne e calunnie contro Hamas tramite i suoi uffici del Cairo e i suoi contatti con uomini del vecchio regime di Mubarak".
Eccoli qua, Hamas e Fatah... "Tom & Gerry"... ormai non si capisce chi faccia dei due più danno alla Palestina... si capisce solo che fanno dei danni.
RispondiElimina