venerdì 22 novembre 2013

Abdollahian incontra Nasrallah; insieme Iran ed Hezbollah prendono accordi su come combattere gli sgherri wahabiti!

Subito dopo essere arrivato a Beirut ed essersi confrontato con l'ambasciatore iraniano in loco Ghazanfar Roknabadi l'inviato diplomatico del Governo di Teheran Hossein Abdollahian é stato ricevuto insieme al suo seguito e a Roknabadi dal Segretario Generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah, col quale si é intrattenuto a parlare diverse ore.

Facilissimo intuire l'argomento dei loro discorsi: la matrice del vigliacco attentato dinamitardo contro l'ambasciata iraniana a Jinah, la maniera migliore per scoprire e colpire i mandanti dello stesso; quasi impossibile riuscire a sapere con precisione anche relativa i dettagli del loro scambio di idee.

Intanto da parte della 'McClatchy' filtra l'indiscrezione che l'intelligence americana sapesse in anticipo dell'attacco e che al suo interno si sia scatenato un furioso dibattito se fosse il caso di avvertire libanesi e iraniani della cosa: alla fine, pare, la fazione "pro" avvertimento l'avrebbe avuta vinta, ma ormai talmente tanto tempo era stato perso in questioni che la sureté libanese non ha potuto fare nulla di pratico con l'informazione ricevuta in extremis.

6 commenti:

  1. Alla fine il "gruppo dei 5+1" ha accettato il diritto dell'Iran ad arricchire da solo il proprio uranio. Ne ha dato notizia PressTV. il negoziatore Iraniano Majid Takht-e Ravanchi ha dichiarato che cè la possibilità che i colloqui a Ginevra proseguano anche domani [Sabato 23 Novembre].

    L’informazione è stata rilanciata anche dall’agenzia ufficiale Iraniana IRNA citando un anonimo “diplomatico occidentale” il quale ha precisato che l'Iran e 5+1, hanno chiuso la discussione sull’uranio arricchito accogliendo il diritto iraniano nel documento finale. La fonte ha aggiunto che le controparti stanno ora discutendo della sorte del reattore ad acqua pesante di Arak, che le nazioni occidentali ritengono idoneo alla produzione di plutonio.

    Mi sembra una conseguenza logica; l'iran non avrebbe mai rinunciato al diritto dell'uso della tecnologia nucleare a scopi civili e di ricerca.

    Tutto questo teatrino per me non ha nessun senso, perchè il "gruppo dei 5+1" vuole solo impedire alla Republica Islamica l'uso della tecnologia nucleare, che svincolerebbe Teheran daal'utilizzo di petrolio per produrre energia elettrica, destinando la quasi totalità del greggio estratto all'export, e garantendosi così l'autosufficenza energetica a lunghissimo termine.
    Se l'Iran sarebbe una minaccia per il suo programma nucleare, allora l'entità sionista [300-400 testate termonucleari e armi chimiche e batteriologiche], come la dovremmo definire? L'AIEA [emanazione degli americani e dei sionisti] durante i propri sopralluoghi non ha mai trovato la benchè minima prova di militarizzazione del programma nucleare nazionale Iraniano. L'Iran, è bene sempre ricordarlo, è regolare firmatrario del TNP, mentre l'entità sionista che abbaia come un cane rabbioso, non ha mai aderito al TNP, non ha mai ammesso verifiche di tecnici dell'AIEA nel suo reattore di Dimona, e l'arsenale nucleare sionista è noto ai più, e il rivelare tale notizia è costato al tecnico ebreo Mordechai Vanunu, il rapimento a Roma da parte del Mossad e la detenzione per svariati anni e anchemora non può lasciare israhell, e non può avere nessun contatto su internet.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Premetto che sono totalmente a favore del programma nucleare dell'iran. Mi vedo però obbligato a fare una piccola precisazione...secondo le leggi internazionale israele avrebbe tutto il diritto di sviluppare armi nucleari proprio perché non è firmatario del TNP (insieme a pakistan e india, che infatti possiedono armi nucleari in accordo con il diritto internazionale proprio perché non firmatari del TNP). Israele non ha il diritto però, di gridare ai 4 venti che l'iran non può sviluppare un programma di arricchimento dell'uranio per scopi pacifici e civili.

      Elimina
    2. Certo. Ha ragione. Era proprio questo quello che volevo dire. L'entità sionista non può certo dire chi deve e chi non deve avere tecnologia nucleare, fosse anche per fini militari... quando tutto il Mondo sa perfettamente che l'illegale stato sionista dispone di un arsenale che varia dalle 300-400 testate [la maggior parte delle quali, quelle ad uso strategico, sono termonucleari, quindi a fusione nucleare e molto più potenti di quelle a fissione], condito da armi chimiche e batteriologiche, e che nonostante tutto, continua imperterrito a negarne l'esistenza.

      Lo dico chiaro: sono personalmente più che d'accordo se l'Iran, segretamente, sviluppasse in chiave dissuasiva armi nucleari. Nell'area, l'Arabia Saudita e il regime sionista gli sono del tutto ostili. Guardate la Corea del Nord... ha l'atomica [oltre al potente alleato Cinese] e alla fine non viene mai toccata. Certo, perchè se la sono costruita proprio per questo motivo perchè, come l'Iran, i NordCoreani erano costantemente minacciati dall'occidente. Un Iran con l'atomica? Con in più qualche vettore balistico intercontinentale? Beh, mi sa tanto che a quel punto, sopratutto a quel brutto cagnaccio rognoso di "bibi" netanyahu gli passerebbero del tutto le smanie da bombarolo pazzo!... per lo meno nei confronti della Repubblica Islamica! Tutta questa pressione nei confronti di una Nazione, di cui fino a prova contraria non sono MAI state trovate anche minime prove di costruzioni di armi nucleari, viene esercitata solo perchè i paesi occidentali sanno che con l'arma atomica diventerà impossibile cercare di sottomettere l'Iran ai dicktat NATO e sionisti. Se l'Iran sarebbe una minaccia [il che non mi risulta proprio, anzi...], allora le circa 20.000 testate nucleari e termonucleari, in mano all'unico paese [USA] della storia ad averle usate davvero in guerra contro un paese comunque ormai allo stremo, cosa sono?!? Per i Russi, i Cinesi e la Corea del Nord e altri paesi, l'atomica Iraniana non sarebbe affatto un problema o una preoccupazione. Lo è solo per le potenze imperialiste, ed i regimi reazionari del Golfo Persico, in quanto darebbe alla Repubblica Islamica un potere di dissuasione, con il quale non sarebbe più possibile minacciare o muovere guerra, e toglierebbe ad israhell il potere di tenere Teheran sotto costante minaccia di guerra. Un Iran con l'arma atomica, vorrebbe anche dire, a mio modesto parere, più stabilità nella regione, e maggior protezione verso gli alleati dell'Asse di Resistenza, sopratutto nei confronti di Siria e Libano ma anche della Palestina che confinano direttamente con l'entità sionista, e che sono sottoposti ad ogni genere di interferenze e criminali destabilizzazioni.

      Elimina
  2. Gentile Sig. Kahani, poc'anzi sulla TV rete 2000 ho assistito ad un interessante dibattito riguardante la Siria. Erano presenti una operatrice volontaria di un campo profughi siriano, un giornalista di Limes e un tale Faoud (di cui non ricordo il nome completo) che a tutta prima ho giudicato (e il giudizio m'è rimasto incollato e confermato fino alla conclusione della trasmissione) un emerito imbecille. Vorrei capire di chi si tratta, giacché mi pare abbia tutta l'aria di un "provocatore prezzolato". Ha detto che vi sarebbero stati in Siria 150 mila morti e "sicuramente" il 95% sono stati provocati dal regime di Assad! Alla cortese obiezione del conduttore che esprimeva un dubbio su tali dati, lui ha ribadito trattarsi di dati "certi"... Le sarei grato, sig. Kahani, se mi fornisse ulteriori notizie identificative su tale squallidissimo personaggio. La ringrazio di cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dire che in Siria il 95% dei circa 150.000 morti siano imputabili all'esercito Siriano, già basta per capire che il giudizio che hai dato di tale "Faoud", è più che corretto. Questo "Faoud" dovrebbe andare in Siria a contare una per una tutte le vittime civili che i mercenari terroristi hanno ammazzato... L'idiota in questione non tiene conto che una rilevante percentuale di morti, non sono civili, ma sono tutti i mercenari terroristi che l'Arabia Saudita e l'intelligence degli altri paesi coinvolti convogliano in Siria, e che l'esercito di Assad toglie di mezzo. La descrizione che dai di questo "Faoud", è pressapoco uguale a quella di tantissimi altri "esperti" o "analisti", che credono di aver un aura di credibilità solo perchè magari sono nativi di paesi del Medio Oriente, o hanno la barba lunga; gentaglia che quasi sempre si scopre poi che in Siria non ci sono nemmeno mai stati, o che sono più o meno direttamente affiliati a organizzazioni collegate con "l'osservatorio Siriano dei diritti umani" oppure con "l'opposizione Siriana". Oramai, in quasi tre anni di questa situazione in Siria, di questi omini ne ho sentiti decine e decine. E anche se so bene che non ci sarebbe niente da ridere, ammetto che spesso le sparano così grosse [senza neanche saper bene a volte quello che sostengono] che mi scappa spesso da ridere.... rido per non piangere... Comunque io proverei [ma magari lo hai già fatto] a guardare sul sito della TV rete 2000 [se ha un suo sito] se magari si trova qualcosa sulla programmazione di tale dibattito e se vi sono riportati i nomi dei partecipanti. Ma sicuramente il Sig. Kahani ne saprà più di me a riguardo. Saluti.

      Elimina
    2. Grazie di cuore, sig. Christian. Leggo sempre le sue interessantissime note e ne approfitto per arricchire la mia modesta conoscenza della Siria. Per intanto ho saputo che il soggetto in questione è tale Fouad Roueiha, che peraltro si definisce "altromondista di ispirazione socialista", il che mi sembra perlomeno paradossale. Ha un profilo facebook e fa parte di una organizzazione (come tante) che si interessa della Siria. Avrebbe pure intenzione di creare una rete radiofonica "alternativa" ad Assad, unificando varie emittenti di "opposizione" già esistenti nel Paese. Dall'aspetto e dall'atteggiamento è sicuramente foraggiato dai "soliti noti", sul modello dei "dissidenti sovietici" (ne conobbi molti a Roma fra gli anni '70 e '80) che si vendevano per pochi denari e avevano appartamenti, regalie e vacanze pagate... Un cordiale saluto e un buon lavoro.

      Elimina