La Repubblica Islamica iraniana e la Federazione russa hanno raggiunto un accordo per la mutua cooperazione in campo spaziale che comprende l'addestramento di cosmonauti iraniani in Russia, la produzione congiunta di satelliti di rilevazione e per telecomunicazioni e altri campi ancora.
La notizia é stata riportata dal quotidiano "Izvestja" e, pur essendo stata iniziata molti mesi addietro é arrivata alla decisiva conclusione sulla scorta dei recenti diverbi tra Mosca e le potenze occidentali che hanno convinto i Russi della necessità di rafforzare i loro legami con le potenze emergenti contrarie all'imperialismo atlantico e americano.
Tra i 'bonus' promessi a Teheran da Mosca vi é la condivisione di immagini prese dai satelliti-spia "RESURS" modello 'DK' e modello 'P', che consentono risoluzioni di 70 centimetri quadrati per pixel (molto superiore ai satelliti per osservazione finora lanciati dall'Iran); l'Agenzia Spaziale Iraniana conta inoltre di potersi valere dell'aiuto russo nella costruzione di stazioni riceventi capaci di processare dati provenienti dalla costellazione di satelliti GLONASS (la versione russa del GPS).
I Russi si sono dimostrati possibilisti in merito e hanno assicurato agli Iraniani che sarebbero disponibili anche a costruire, in collaborazione coi loro ingegneri, satelliti osservatori che potrebbero anche essere messi in orbita da vettori russi. Infine, astronauti iraniani potrebbero addestrarsi e specializzarsi nelle vaste e raffinate strutture di Baikonur: Mosca sta ancora considerando le implicazioni di una tale richiesta ma con i recenti sviluppi internazionali e la probabile rottura di ogni rapporto di collaborazione con gli USA la probabilità che anche questa richiesta venga accettata é molto alta.
Ironicamente, i cosmonauti della Repubblica Islamica verrebbero accolti e addestrati nelle stesse identiche 'facilities' che fino a pochi mesi fa ospitavano gli astronauti americani in attesa di imbarcarsi sulle 'Soyuz' dirette verso la Stazione Internazionale.
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