"Schiacciamo l'ISIS dal cielo!" aveva ordinato pochi giorni fa il Premier irakeno Haider Abadi e, immediatamente, gli uomini dell'aviazione di Bagdad hanno messo in pratica il suo "ukase"; conducendo un numero record di bombardamenti e sortite, tanto nel Nord quanto nell'Est del paese.
Proprio nell'Ovest, nella provincia di Anbar, uno di questi raid ha distrutto completamente, riducendoli a carcasse calcinate, cinque veicoli dei terroristi dell'ISIS, carichi di personale. Nel riuscito attacco aereo, si é poi scoperto, insieme a 22 tagliagole del Daash, é morto anche Sannan Moteb, il capo militare del 'califfato' nella zona di Hit.
Anche questo successo dimostra come l'arrivo in Irak di 'appena' 12 jet da attacco semi-moderni, grazie agli sforzi di Russia e Iran, abbia contribuito a ribaltare la situazione sul campo a favore delle forze governative.
E' stato rivelato proprio in questi giorni che, da luglio 2014, il cosiddetto ISIS abbia perso esattamente il 50 per cento netto dei territori che controllava dopo la sua offensiva di inizio estate.
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