Una speciale task-force irakena composta da personale scelto delle Forze di Sicurezza e da volontari sciiti delle Forze di Mobilitazione popolare, guidata dagli ufficiali Asaib Ahul al-Haq e Hasad al-Shaabi ha lanciato un'operazione offensiva mirata a mettere una volta per tutte al sicuro dall'ISIS la cittadina di Biji e il suo strategico impianto petrolifero.
Per fare ciò é necessario conquistare il vicino abitato di Al-Siniyah nei dintorni del quale il 'califfato' ha ancora qualche base e qualche nascondiglio, forse anche degli arsenali nascosti, lasciati indietro durante la sua prima ritirata dall'importante area del Nord dell'Irak e poi 'riscoperti' da cellule e manipoli di terroristi tornati nella zona.
In un primo attacco, diciannove terroristi sono già stati uccisi e un notevole quantitativo di armi e munizioni in loro custodia é stato catturato. I jet di Bagdad, intanto stanno martellando con razzi e missili aria-terra le vicine Alture di Makhoul per impedire che altre gruppi di tagliagole possano rinforzare o rifornire le posizioni sotto attacco per via di terra.
In un'operazione parallela il Ministero della Difesa irakeno ha annunciato l'uccisione dei due leader dell'ISIS noti come Abu Tamaam al-Saoudi e Abu al-Dhanoun al-Muslawi.
Nessun commento:
Posta un commento