martedì 22 settembre 2015

Dopo i Su-30 e i Su-24 avvistati almeno dodici 'carri armati volanti' parcheggiati vicino Latakia!

Dopo i quattro Su-30 e i quattro Su-24 avvistati rispettivamente sul tarmac e nei cieli siriani una nuova "chicca" di intelligence satellitare ci informa come PERLOMENO una dozzina di Su-25, i famigerati 'carri armati volanti' che possono portare in una sola sortita ben QUATTRO TONNELLATE di carico bellico tra missili, razzi e bombe guidate sia parcheggiata in una base aerea vicina a Latakia.

La silohuette degli apparecchi non lascia adito a dubbi, le ali dritte e la stazza minore rispetto agli imponenti multiruolo 'Flanker' indicano chiaramente i dodici aerei come Su-25. Questa piccola squadriglia potrebbe essere già impegnata in operazioni contro le posizioni terroristiche nella vicina provincia di Idlib e forse anche intorno ad Aleppo.

La mobilitazione di una piattaforma d'attacco tanto dedicata dimostra come i generali russi abbiano studiato attentamente i memo e i rapporti dei loro consiglieri militari inviati in Irak dove gli Su-25 sono usati con successo da luglio 2014 contro l'ISIS.

2 commenti:

  1. bene l'aiuto dei russi, però spero che la sovranità Siriana non sia intaccata e che la Siria non divenga un " protettorato russo"....E' pacifico che la potenza militare dei russi permetterebbe di spazzare via l'esercito siriano in pochi mesi! Quello che mi preoccupa è di conoscere che cosa chiedono in cambio i Russi ,sicuramente una seconda base navale sul mediterraneo ( una l'hanno già ed il permesso d'uso di un aereoporto ( Latakia?)

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  2. L'alleanza strategica tra Russia e Siria dura da decenni fin dai tempi dell'Unione Sovietica, e Mosca non ha mai violato la sovranità della Siria o creato problemi. Non devi preoccuparti; i Russi, come gli Iraniani, sanno bene che una volta caduta la Siria, gli americani e i sionisti non solo sarebbero ai confini con l'Iran, ma dirigerebbero le loro orde di ratti terroristi verso i paesi del CSTO, Russia in primis. Anche la Cina non ne sarebbe immune. La decisione di Mosca di "slegarsi le mani" con l'Isis (i cui luogotenenti e comandanti sono ceceni, e i cui canali di propaganda abbondano di strali contro la Russia e Putin), è più che logica e giustificata. Una Siria pacificata, sovrana, e finalmente libera da orde di tagliagole, è una questione altamente strategica prioritaria e di sicurezza nazionale, per la Russia, l'Iran, l'Iraq, Hezbollah in Libano, e Cina. Con l'impegno diplomatico e militare russo la fine dell'Isis è solo questione di tempo.

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