Due differenti episodi riportati dall'Irak dimostrano sempre più come i giorni in cui il 'Daash' rappresentava una formidabile minaccia sono ormai passati da lungo tempo e adesso comandanti, 'emiri', 'sceicchi' e consimili devono guardarsi tanto dai nemici quanto dai loro sottoposti, stufi di fughe e sconfitte.
Recentemente nella Vecchia Prigione di Mosul boia dell'ISIS avrebbero giustiziato con un colpo alla testa 27 combattenti feriti che non era possibile curare a causa della totale assenza di medicinali e attrezzature mediche adeguate. Non é la prima volta che si ha notizia di simili 'esecuzioni' ma raramente esse avevano riguardato così tanti feriti.
A Fallujah, ormai circondata dalle forze irakene che stanno liberando la Provincia dell'Anbar, circa 60 membri dell'ISIS delusi e sconfortati dalla disperata situazione militare sono stati arrestati dalla 'polizia interna' dell'organizzazione terroristica con l'accusa di aver ordito un piano per rovesciare il locale 'emiro' e issare bandiera bianca arrendendosi alle truppe di Bagdad.
Recentemente ben 112 terroristi erano stati uccisi per questo stesso motivo mentre altri 22 avevano subito lo stesso fato per 'spionaggio'.
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